Note lunghe il più possibile regolari, con aumento del volume e diminuzione cercando di essere più regolari possibili, leggiti i topic sul vibrato che sento che ti attira, ma va padroneggiato meglio, forse è ancora presto per affrontarlo, in quanto ti distorce il suono, quando sarai in grado di sostenerlo, il vibrato sarà un alleato efficacissimo, ma prima devi avere una buona emissione.
François Louis mi aveva dato un esercizio da fare che mi è servito moltissimo:
Inspiri cinque volte di seguito, con cadenza regolare, fino ad avere i polmoni pieni.
Adesso spingi l'aria verso la parte inferiore dei polmoni, (zona che trascuriamo moltissimo nella respirazione)
Poi chiudi le labbra e soffi attraverso una fessura minima spingendo dal ventre e possibilmente tenendo il tempo, in modo da dare anche una misura all'espirazione, fino al completo svuotamento dei polmoni.
Ripeti un paio di volte.
Questo esercizio che puoi fare sempre, in macchina, mentre lavori, ecc soprattutto prima di ogni sessione di studio, ti rafforza i muscoli del plesso che saranno i veri mantici della tua emissione, (i principianti tendono a soffiare di gola, e questa è la ragione del suono contratto che senti), amplifica la capacità polmonare e rafforza anche la muscolatura della bocca che deve diventare un elemento di controllo molto stabile, in mancanza del quale si stringe troppo con i denti, cosa che da problemi di intonazione e di suono.
Se trovi un BUON maestro è meglio, ma valuta attentamente, spesso fanno disastri, magari ti mettono subito a fare scale e arpeggi.
Ricorda che l'ordine di importanza è questo: 1° il suono, 2° il tempo, 3° la melodia, 4° l'armonia.
Nel senso che cominciare dall'armonia forse ti mette in condizione di affrontare prima gli standard e l'improvvisazione, ma difficilmente farai cose interessanti senza un buon suono, un senso ritmico brillante, è un disegno melodico che racconti qualcosa.