Come già detto, le finiture e le differenti leghe della lastra influiscono in modo sicuramente "limitato" (soprattutto se paragonato all'influenza del setup ad esempio).

Siccome la R&C non utilizza alcuno strato protettivo per evitare l'ossidazione e tantomeno utilizza altri metalli come base per "aggrappare" le varie placcature (come ad esempio fanno la maggior parte dei produttori "industriali"), sicuramente negli R&C le differenze tra le varie finiture risultano abbastanza evidenti. Ovviamente è difficilissimo stilare una casistica oggettiva sulle varie finiture in quanto, oltre al fatto che tali leghe reagiscono in modo diverso da musicista a musicista, c'è anche una componente "psicologica" che influisce moltissimo.

Le 3 finiture-leghe che hai selezionato sono molto interessanti:
-l'ottone nudo tende ad essere uno strumento più neutro e "standard". Sicuramente un sax versatile e facile da gestire, tuttavia gli manca un pò di quella "complessità" conferite dalle placcature a spessore. E' uno strumento che viene preferito da chi è alla prima esperienza con R&C;
-è una delle mie finiture preferite in quanto l'argentatura generalmente tende a conferire brillantezza e volume di suono dando maggiore rilievo alle armoniche acute, mentre l'oro sulla campana in minima parte aiuta a bilanciare queste frequenze dando più spessore alle frequenze medio-basse;
-il bronzo è una lega estremamente riuscita e risulta piuttosto equilibrata. A me piace di più tendenzialmente su tenore e soprano, mentre sull'alto tendo a preferire o il rame o l'argento massiccio. Il suono è complesso ed estremamente ricco. Sul tenore a me da sensazioni molto simili all'argento massiccio (quindi buon equilibrio tra frequenze alte e medie, registro alto che "canta" molto, ottima omogeneità) ma con meno resistenza rispetto a quest'ultimo.