Il brano in questione no. L'autore si. Fu uno dei primissimi "compositori" (poi ti spiego le virgolette) a scrivere brani originali per sassofono oltre che un eminente virtuoso di flauto traverso. Parliamo della metÃ* dell'ottocento (1833-1866).
Tutta la letteratura originale per sassofono gravitava attorno alla realtÃ* della musica militare, essendo il sassofono nato per rinnovare e ammodernare le bande militari francesi di quel periodo: opere come quelle di Demersseman, Singelée o Savari erano quindi normalmente commissionate da militari e ufficiali al servizio dei reggimenti francesi ed eseguiti sempre al di fuori della sala da concerto tradizionale. Inoltre, essendo Adolphe Sax titolare di una cattedra paramilitare (ovvero il corso era aperto solo ai militari al servizio delle bande di stato) al conservatorio superiore di parigi, servivano brani da concerto da sottoporre ai candidati alla fine del corso. Ecco allora tutta una produzione di vari " Morceaux da Concours" (pezzi da esame, letteralmente) scritti molto spesso dai colleghi di A. Sax, come Demerssemann.
E' chiaro che molti di questi colleghi di Sax, pur essendo virtuosi nel proprio strumento e pur sapendo comporre musica, non sono paragonabili ai compositori di spicco di quel periodo storico (Berlioz, Mendelssohn, Schumann, Rossini etc..). Di conseguenza la musica prodotta da tali autori desta normalmente scarso interesse. L'unica forma d'interesse che ci può essere è tecnico-strumentale o storica.
Pensa inoltre che tutte le opere di quel periodo erano eseguite su sax tecnicamente molto limitati (no TC, P, TF, chiave dei sovracuti) e con 2 portavoci NON automatici (come i nostri). Considerando quindi che ogni volta che si superava il limte del sol acuto si doceva cambiare portavoce, la difficoltÃ* di quel tipo di letteratura non doveva essere così immediata all'epoca.
Ciau