Interessante.....
non so se riuscirò a portare a termine questo progetto, non so neppure da dove cominciare visto che non ho la più pallida idea dei principi fisici legati all'emissione del suono dovuta all'aria passante da un becco. Ma tentare non costa molto.
L'eventuale successivo processo di impermeabilizzazione potrebbe essere affrontato in un secondo tempo, quando almeno ci sarà la certezza di aver costruito qualcosa di suonabile. Oltre a trattamenti chimici, forse difficili da ralizzare in casa, si può tentare una via facile, come ad esempio il trattamento del pezzo con olii naturali specifici, come il Thung o l'olio di lino cotto. Questi hanno la proprietà di polimerizzare in pochi giorni e, oltre a far risaltare la naturale venatura del legno, lo rendono impermeabile. Anche se poi bisognerebbe valutare eventuali ripercussioni sulla bontà del suono.
Sarebbe utile anche ripercorrere i passi dei pionieri di quest'arte. Chiedersi quindi: i primi bocchini per saxofono come li costruivano? Con quali materiali? Con quali principi? E come suonavano?