lo studio con il bocchino è da alcuni considerato una tecnica avanzata.
lo stesso per gli armonici.
io al contrario sono dell'idea che sia utile a qualsiasi livello e che possa accompagnare il sassofonista nella crescita musicale.
ho avuto alcuni allievi che non conoscevano per nulla queste tecniche ma erano molto ben impostati.
è bastato spiegare loro come fare per aprire un nuovo mondo di suoni.
lo studio con il collo è invece proprio alla base della produzione del suono e non perdona.
ti consente di misurarti in maniera impietosa.
se hai problemi di impostazione o di non corretta respirazione hai un indice sicuro nello studio con il collo.
infatti produci un unico suono e comprendi la tua capacità di controllare la tenuta il volume la durata.

una cattiva impostazione produce come conseguenza immediata una riduzione del volume ed una mancanza di tenuta. (il suono non appare fermo).
per cattiva impostazione non intendo la posizione del labbro superiore o inferiore .
(tra i denti, in fuori, in dentro poco importa) ciò che rileva è che la stretta sia adeguata.

poi può anche accadere di avere una buona impostazione ma di non saper respirare .
(intendo la respirazione utile per il sassofonista).
in questo caso si è in grado di produrre il primo suono ma non di replicarlo e la durata e la tenuta saranno l'indice sicuro.
se hai modo di videoregistrare ti indico un esercizio base che ti leva ogni dubbio.
io sono molto più scettico sui clarinettisti.
certo è che anche Trane ha iniziato con il clarinetto :half: ma purtroppo conosco almeno un paio di insegnanti che suonano il sax con limiti evidenti di impostazione e suono (non oso immaginare cosa cavolo possano insegnare ai loro allievi).