Originariamente Scritto da FrankRanieri
Si, ecco: era proprio ciò che intendevo. Facile a dirsi dopo che qualcuno lo ha giÃ* scritto, ma diciamo che io avevo scritto la parte precedente il tuo magnifico discorso, senza analizzare e dilungarmi sulla conclusione pratica.
Il suono cambia e muta nel tempo come qualsiasi altra cosa, la struttura molecolare dello strumento, beh anche. Ovviamente, seguendo questa scia temporale, inarrestabile e "trascendente" (oserei dire) anche il Sassofonista cambia: muta la sua condizione, può andare avanti tecnicamente e musicalmente, come può anche regredire. Ad ogni modo, l'avanzamento e le modifiche temporali, fisiche e tecniche sono percepite da tutti gli elementi sopra citati. Questo è sicuro.