secondo me durante il primo anno di studio non c'e' come obiettivo quello di suonare il sol sovracuto, ma ci sono una serie di fondamentali da far passare migliaia di volte. Pertanto anche nel caso che hai esposto rimango della mia idea supportata dall'esperienza. Nel corso del primo anno di studio occorre esercitare i seguenti aspetti fondamentali: postura, respirazione, emissione del suono, armonici. Bada bene che questi sono i cardini per un corretto approccio allo strumento e che tanta gente pur dopo tanti anni di sax ancora non padroneggia correttamente (basta sentire come suonano alcuni di noi, io per primo, per accorgersi quanta strada ci sia da fare proprio in questi fondamentali). Dopodiche',anzi, parallelamente nel primo anno si porta avanti lo studio delle posizioni, del movimento corretto delle mani e delle dita sulla tastiera (sembrano cavolate ma sono proprio gli scogli che se trascurati non ti consentono uno studio veloce ed efficace nelle fasi successive) e poi finalmente si inizia a suonare le scale, i primi esercizi di tecnica, gli intervalli, le note lunghe e quant'altro di propedeutico agli anni e alle difficolta' successive. Aggiungi poi nel programma di studio ovviamente anche l'aspetto teorico e armonico e quindi solfeggio, armonia e via discorrendo. A tutto cio' dovrebbero andare le risorse di tempo a disposizione, se a te dopo aver fatto tutto cio' seriamente/scrupolosamente ed aver riscontrato progressi importanti avanza ancora del tempo allora sei davvero un talento e quindi ti puoi permettere di avventurarti "dove osano le aquile".
Credimi, la mia non e' assolutamente una risposta polemica (lo dico sinceramente) ma e' la pura verita'. Geni e talenti naturali a parte, e ti auguro davvero di farne parte, se vuoi raggiungere dei risultati veramente eccellenti e che ti diano anche la possibilita' di diventare un ottimo musicista, devi sudare e sudare sulle basi e sui punti fondamentali e poi seguire un percorso corretto e graduale di approccio alle difficolta'.