OT: giusto per chiarire alcuni punti della produzione a Taiwan.
A Taiwan ci sono fabbriche costruiscono tutto quello che riguarda il sassofono: dai corpi (fusto, chiver, culatta, campana) ai pezzi della meccanica, viti... scatole, accessori per la cura degli strumenti... bocchini, legature etc etc, custodie.
Se non ricordo male, ci sono anche fabbriche che producono solo un taglio di strumenti, cioè solo contralti, solo tenori... etc etc.
Poi, separatamente ci sono i laboratori dove si assemblano gli strumenti...
Questo è il sistema.
Funziona tutto diversamente rispetto a come funziona in Europa (ai giorni nostri, adesso).
Qui in Europa, c'è una grande fabbica dove dentro si fa tutto (vedi Selmer, Keilwerth)... e magari si compra fuori quello che non si produce in casa: tipo le custodie o gli accessori per la cura... o le confezioni di cartone per i vari accessori... etc etc etc...
Ohhhhhh... nell'industria automobilistica funziona allo stesso modo
Per far costruire uno strumento a Taiwan serve un partner locale... anche solo per interfacciarsi con le aziende locali.
Poi ovviamente uno può anche decidere (insieme a un partner locale) di aprire un'attività a Taiwan a proprio nome (insieme al partner locale) per far realizzare o assemblare gli strumenti.
Ci sono anche delle "società" che forniscono dei pacchetti già preconfezionati.
Si va lì, si sceglie dal catalogo... chiver, corpo, campana... si scelgono i materiali per le varie parti dello strumento, il procedimento di produzione, trattamenti termici/chimici e finiture... poi si sceglie la meccanica, l'ergonomia... come/dove assemblarli, i materiali per l'assemblaggio (tamponi, risuonatori, viti... etc etc)... poi si sceglie il packaging (custodia, accessori vari)... e si ha lo strumento.
Ovviamente però si può anche andare là con un proprio progetto e realizzarlo con le proprie specifiche, anche senza appoggiarsi completamente a "società" che vendono i pacchetti già pronti.
Poi chiaramente ci sono dettagli ha possono avere una certa influenza sulla resa sonora dello strumento e dettagli che hanno solo un senso estetico: credo che nessuno verrà mai a dire che un Mark VI suona meglio di un Serie II perchè il Mark VI aveva il F acuto frontale a bottone e non a goccia... o la chiave del E bequadro non ergonomica.
Quindi ci sono dettagli che si trovano in moltissimi strumenti che arrivano da Taiwan... poi però la sostanza può essere ben diversa.
La Proel dopo aver venduto tutto quello c'era dentro la vecchia fabbrica Grassi (in Italia), ha voluto "far sopravvivere" il marchio... spostando la produzione a Taiwan.
C'è da dire che il marchio "Grassi" è ancora abbastanza radicato nell'immaginario collettivo italiano (che come ben sappiamo... fatica ad accettare le novità, anche quelle nazionali)
e che fino a 20/25 anni fa' i Grassi erano gli unici strumenti italiani che si potevano considerare "professionali": gli strumenti professionali R&C e Borgani sono ben più recenti.
Quindi l'intento della Proel è quello di rilanciare il marchio Grassi, sfruttando l'immagine acquisita nel passato. Fine.