Bello questo topic! Peccato sia di quelli che tendono a "morire" periodicamente...![]()
Anlura, vediamo un po'... Innanzitutto quando devo provare un sax non sempre mi porto dietro una mia imboccatura: preferisco (sempre nel caso di un grande negozio o magazzino ecc.) provare in loco varie imboccature con il sax sconosciuto, in modo da potermi rendere conto di quale possa essere la resa timbrica in più situazioni (eppoi la GAS va di pari passo con la GAM: sax nuovo, imboccatura nuova! :lol: ). Stessa cosa per ance e legature (la cosa migliore in questi casi è essere abituati a suonare un po' di tutto).
Prima cosa: l'estetica. Non posso dire di essere fissato con argentature/dorature nè dall'altro lato con "effetto vintage" o simili; l'importante è che il sax mi piaccia, non conta il "colore" della sua pelle. Certo deve essere in buono stato e bello a vedersi.
Non mi porto mai dietro accordatori o altre amenitÃ*: fortunatamente ho un orecchio abbastanza sviluppato da poter dire se un sax è intonato o no in tutto il registro (e anche se ha una o due note che sgarrano di qualche Hertz, per me la cosa più importante è il suono che ne esce: per l'intonazione basta giocare di ancia su quelle note che si sa giÃ* che non sono perfette, basta che non sia una stonatura così grave da costringere a far uscire suonacci grotteschi! :\\: E poi, ad ogni stonatura, anche minima, il prezzo cala! :ghigno: ). Per l'intonazione quindi (perchè comunque è ovvio che la controllo! :saputello ) mi affido alle solite scale/arpeggi per una decina di minuti, unitamente a passaggi cromatici nei punti in cui mi sembra ci siano più "dubbi". Chiaramente presto maggiore attenzione alle note più basse e a quelle più alte (compresi i fuori registro, ma coi sovracuti non esagero: su imboccature poco conosciute li ritengo poco "attendibili"! :lol: ). Durante questa fase comincio anche a saggiare la meccanica (comoditÃ*, risposta, scioltezza...).
Dopo la parte diciamo più "noiosa" ( zzz ) della prova, arriva il test più importante e allo stesso tempo più divertente, ovverosia le "resa" vera e propria dello strumento nei vari stili e il feeling con il suonatore (cioè muÃ*! :ghigno: ). Questo è il vero campo di prova del sax, è qui che il tubo deve mostrare i muscoli! :yeah!)
Il primo pezzo che provo sui sax testati è un pezzo a cui sono abbastanza affezionato (è stato tra i primi che ho imparato :D ) e non penso sia molto conosciuto: "Marionette" di Christopher Norton. Da questo riesco a capire quanto il suono di un sax possa diventare acido e quanto invece possa dare un senso di morbidezza e liquiditÃ*, anche su passaggi molto sincopati.
In seguito provo più o meno quello che mi passa per la testa, sia esso jazz, funk, liscio, folk, be-bop ecc. Cerco sempre di non trascurare mai alcun tipo di sonoritÃ*, per avere una panoramica a 360°.
Beh, ovviamente ci improvviso anche un pochino! :ghigno:
In definitiva, per provare davvero bene un sax, mi bastano più o meno un'oretta e mezza/due ore. Ovviamente, in caso di dubbi estesi o cifre importanti, il tempo può salire considerevolmente, ma in generale non cerco mai di "strafare"! Se in tre o quattro ore quel maledetto tubo non mi ha convinto, non potrÃ* farlo nemmeno il giorno dopo o più!![]()
Bene, credo di avere concluso! Un po? prolisso come post, ma penso di essere stato se non altro esaustivo!