Direi che le difficoltÃ* ad esprimere un giudizio sono dovute dal fatto che non esiste affatto un sassofono classico: per musica classica s'intende in effetti quel periodo storico che appartiene a Mozart, Haydn, Beethoven e (al massimo) Schubert. Il sax non era presente in quel periodo quindi , di fatto, non esiste alcun repertorio per sassofono classico (chiaro che col sax si può suonare di tutto, ma qui parliamo di opere originali).Originariamente Scritto da AndreamarkVI
Tutto il repertorio scritto per sassofono fa parte di avanguardie storiche del novecento (neoclassicismo, minimalismo, serialismo, dodecafonia etc....) e della contemporaneitÃ* ed è pertanto improprio parlare di sassofono classico o, perlomeno, paragonarlo ad altri strumenti che hanno avuto la fortuna (o la sfortuna) di esistere nel '700-'800.
Diciamo piuttosto che gli accademici tendono a considerare classico quel suono imposto e necessario a suonare la musica del primo novecento francese di tendenza "neoclassica" di cui il sassofono non conta tra i suoi compositori che epigoni. Ecco le caratteristiche: suono piuttosto esile (paragonato alle potenzialitÃ* dello strumento), prevalenza di armoniche medio-alte, possibilmente senza soffiato, attacco netto e preciso, modo di fraseggiare "imitativo" (si tende cioè ad imitare quegli strumenti che possono definirsi classici), vibrato assai costante e regolare (nel passato si usava un vibrato molto presente, ampio e quasi lirico, ora molti tendono a non abusarne adottandone un tipo meno ampio). Ovvio che ogni sassofonista differisce da un altro.
Il punto è che (per esperienza personale) questo modo di concepire lo strumento non risulta essere molto interessante per il pubblico poichè spersonalizza di fatto lo strumento delle sue componenti piu' interessanti e "umane" e anche per il fatto che ormai il sax è visto (giustamente) com l'icona del jazz.
Ritengo fortemente che per quanto riguarda il nostro strumento la grande fortuna è rappresentata dal fatto che non abbiamo così tanti riferimenti storico-stilistici che invece sono costretti a rispettare altri strumenti e che è veramente stupido limitarsi ad un "unico" modo di suonare come spesso tanti didatti blasonati vogliono farci credere.
Possiamo davvero fare quel che vogliamo col suono del nostro strumento per poter essere creativi sia che si suoni musica d'improvvisazione sia che si faccia quella scritta.
Per questi motivi continuo a sostenere che un suono classico non esiste sul sax.
Ciau