AAAAAAAH! ALLARME OT! ALLARME OT! Stiamo un po' uscendo dall'argomento...
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Alto Grassi Prestige
STM 8* met, Rico 8
LaVoz Hard-issime, Rico 4
Tenore Selmer Mark VI '73 DELAC
Rag ER-1 7*, Dukoff M6 *115 rework(?)
V16 5, Rico d'ogni tipo 4
°Smokin' sax all life long just leaves you bad cough and a mad Blues thirst...°
Ragazzi scusate ma qui si parla di Insegnanti, per la tecnica c'è l'apposita sezione...Grazie.
;)
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
Appunto quello che faceva parcker.. Un fenomeno.. :half: quindi il miglior insegnante è a Roma :roll: :ghigno:
a me piace molto il signor Perboni, il maestro che c'è nel del libro "Cuore" :lol:
Un insegnante molto rinomato è sicuramente Franceso Salime. Credo abbia insegnato a Napoli :roll:
..ma credo che il migliore resti Modern :ghigno:
♪ A. Selmer SAII 80 (1991)Francois Louis Spectruoso Signature SP205
♪ T. Buescher True Tone stencil (192x)
Pillinger NYT HB 8 reworked by SB
Ma come si fa a dire che Domizi sia il miglior didatta d'italia? :bugia: Ci avete mai fatto lezione?
In passato e per pochissimo tempo è stato il "preferito" nella classe di Londeix, ma da quando non suona più (parecchio) devo dire che fa... :shock:
Tra gli insegnanti classici non posso che preferire Mondelci. Ha un buon numero di concerti prettamente di repertorio "classico" all'attivo e in più si è creato un suo pazio e stile un po' suo (che può essere anche discutibile, visto che spesso esce dagli schemi del "sax francese"), ma come didatta tra gli italiani è il migliore (naturalmente è un mio parere basato sulla mia esperienza).
Londeix ora fa solo qualche corso. Secondo me esasperava troppe cose ed era troppo esigente in cose poco importanti...poi non è italiano. Comunque resta ancora il riferimento vivente del sax classico.
Personalmente snobbo soprattutto quei francesi e americani (moltissimi) con una tecnica mostruosa ma un suonino da oboe castrato :mha...:
In Italia esistono persino insegnati con suonini piccini e tecnica ferma al diploma (se ce l'hanno)!!!
A parer mio il migliore è quello che ti fa venire voglia di imparare sempre più facendoti capire con semplicitÃ* cosa va fatto e come va fatto,
facendoti amare quello che fai.
Sono d'accordo con te Wine :saxxxx))) :saxxxx)))Originariamente Scritto da WineSax
Contralto selmer SA80 II
Bocchino Meyer 6 M
Marca jazz 3-2,5
FL Pure Brass XL Alto sax
legatura tradizionale
Bocchino Rico Royal C5 alto sax
Io studio da poco ed il mio insegnante ama il suo lavoro e si vede, questo amore per l'insegnamento te lo trasmette e lo senti addosso, è importante.Originariamente Scritto da paolo1960
Oltre che per piacere tuo ti fa studiare di più anche per non deluderlo, ti fa dare il massimo + iva, a me fa quest'effetto.
Credo sia una caratteristica importante per chi deve insegnare.
Al primo posto fra gli insegnanti di ognuno ricordate di mettere voi stessi...solo noi sappiamo in realtÃ* qual'è il suono e lo stile che cerchiamo, a meno che non si voglia diventare la copia dei nostri insegnanti...per la tecnica alla fin fine un insegnante classico è un classico e un jazz è un jazz, l'importante è che mettano passione in quel che fanno (insegnare :saputello ), e soprattutto non siano "gelosi" delle loro conoscenze...ma torno a ripetere...un insegnante può spiegarti la tecnica per arrivare a risolvere un passaggio difficoltoso, o le basi dell'improvvisazione, ma il nostro suono, o il nostro fraseggio nei soli dipende solo da noi stessi.
a me parker non piace per niente e ho smesso di ascoltarlo da 20 anni.
il suo virtuosismo esasperato, probabilmente
anzi sicuramente aiutato dal rilassamento artificiale dovuto alla droga, ha
secondo il mio modestissimo parere portato il jazz
su una strada intellettualistica e cerebrale, da cui solo Miles Davis (il grande, lui) ha cercato di tirarlo fuori.
ma qui si parlava di insegnanti.
il mio migliore insegnante di sax è stato il primo, a Salerno,
Guido Cataldo della Polymusic. paziente e generoso, versatile.
per perfezionare alcuni aspetti, a siena jazz negli anni 80 il migliore era claudio fasoli,
ora siamo ambedue più vecchi.
ciao, e senza offesa per i parkeriani
torniamo a parlare di maestri, please!
:saxxxx)))
alto Trevor James
soprano Jean Michael
imboccature Berg Larsen / Yamaha
ance Vandoren
mi scuso, ho visto che l'argomento è stato rimesso in pista.
confermo i miei migliori maestri.
alto Trevor James
soprano Jean Michael
imboccature Berg Larsen / Yamaha
ance Vandoren
insegnanti di sax classico non saprei, conosco Pietro Marchetti (Conservatorio G. Verdi di Torino) e Enea Tonetti, entrambi concertisti e didatti di alto livello.
Sax Jazz direi Visibelli (Civica jazz di milano e siena jazz) che imposta molto bene seppur in maniera un po' rigida; Pietro Tonolo (siena jazz) e Emanuele Cisi (con il quale studio privatamente a Torino) che hanno un metodo didattico all'approccio Jazzistico e sassofonistico diverso ma ugualmente superefficace! Carlo Actis Dato (Civica jazz di Torino) è un grande sassofonista con il quale ho avuto il privilegio di suonare insieme :saxxxx))) ma penso che il suo modo di insegnare non sia molto rappresentativo per quanto riguarda il jazz perchè Actis Dato ha un modo tutto suo di intendere il jazz e la musica (che mi piace un botto!)
Tenore:R&C R1 Jazz AGU
Spectruoso 280; ultimate ligature, cap e ance 3,5 FL
Soprano dritto: R&C R1 Jazz Solid Bronze SB
Jody Jazz HR 7*, ultimate ligature, cap e ance 3 FL
http://www.myspace.com/jacopoalbinimusic
Essendo delle stesse tue terre, non potrei far nient'altro che confermare le tue nomination, però con qualche riserva...
Ad esempio, Marchetti è un grande strumentista (nonchè direttore d'Orchestra), ma troppo rigido su certi schemi sia musicali che prettamente didattici; per niente elastico su quanto riguarda suono, interpretazione, tecnica... Uno di quelli che "o è così o è sbagliato"! Perchè anche nel campo della Classica ci possono essere differenti interpretazioni sia tecniche che espressive, e questo purtroppo Marchetti non lo accetta...
Actis Dato invece (tra l'altro ha suonato da poco al DeGustibus di Asti con De Filippo.... da paura! :yeah!) ), pur incarnando una corrente saxofonistica di stampo "etnico", diversa da quello che potrebbe essere lo stile Jazz sia dal profilo tecnico, sia da quello sonoro, timbrico ed espressivo, proprio per questo suo fervente eclettismo potrebbe essere un buon didatta di sax Jazz, perchè per arrivare a quella determinata idea di suono e sonoritÃ* ha studiato e interiorizzato molti altri stili, anche parecchio differenti tra loro. In sostanza, si presenta come un didatta completo e polivalente per chi voglia intraprendere il sentiero del Sax Jazz in ogni sua sfumatura. O Fumatura!!! :lol:
°Bluuuuuuue... Cairooo!!!°
Alto Grassi Prestige
STM 8* met, Rico 8
LaVoz Hard-issime, Rico 4
Tenore Selmer Mark VI '73 DELAC
Rag ER-1 7*, Dukoff M6 *115 rework(?)
V16 5, Rico d'ogni tipo 4
°Smokin' sax all life long just leaves you bad cough and a mad Blues thirst...°
Non esiste "il miglior didatta", nè la migliore scuola dove imparare. Tutto è relativo...Originariamente Scritto da Saxmachine
Se tutti hanno avuto belle esperienze coi propri docenti tutti diranno bene di tutti....
Bisognerebbe relativizzare il concetto e magari chiedersi chi ha ottenuto maggiori successi con gli allievi...
Poi dipende da altri mille fattori...mia personale opinione...
Frank.
in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....
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