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Discussione: Tu o Fu?

  1. #1

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    Tu o Fu?

    Ciao a tutti,

    Mi è stato insegnato, da innumerevoli metodi, che per articolare l'attacco della nota si deve pronunciare un mobido 'Tu'. Oppure 'Ti', o 'Ta'.

    E adesso, 'sto francese mi viene a dire che si deve pronunciare 'Fu'. Che tra l'altro mi piace di più, tanto che stavo di nascosto già cercando di pronunciare un 'Th' all'inglese, piuttosto che una 'Ti' all'italiana.

    http://www.youtube.com/watch?v=gIDIl6v-BG0

    Chi ha ragione? Il 'Tu' va bene per la musica americana, il 'Fu' per quella francese? E se dovessi suonare un pezzo ceco?

    Paolo

  2. #2

    Re: Tu o Fu?

    Anche a me hanno sempre fatto usare il tuuuuuuu............che spontaneamente ti fa usare anche un colpetto di lingua.
    Con il fu bisogna gia avere un buon controllo dell'emissione per farci un attacco decente.
    Io consiglio il tuuuuuuuuu!!!
    Sax Soprano: J. Michael SP650
    Imboccatura: Bari 64
    Sax alto: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Vandoren Jumbo Java A45, Drake Contemporary VR 7, Selmer s80 c*
    Sax tenore: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Jody Jazz DV 8*, Selmer S80 D


  3. #3

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    Re: Tu o Fu?

    Non conosco il francese ma mi sembra di capire dal video, che il consiglio mostrato fosse di pensare al "fu" per impostare l'imboccatura (quindi la bocca) e dare un'idea del tipo di emissione. Oltretutto nel video arrotola il labbro inferiore sui denti cosa che secondo me è generalmente da evitare.
    Per quanto riguarda l'attacco col "colpo di lingua" di solito viene consigliato di pensare a "Ta" per gli attacchi più decisi o a "Da" per quelli più morbidi...recentemente ho avuto un altro consiglio e cioè di pensare a "La" sia per attaccare che per staccare le note (e quindi "lalalalalala..."). Per quanto possa sembrare banale lo trovo un ottimo consiglio in quanto permette di pensare più facilmente a una spinta dell'aria costante e non interrotta, permette di usare meglio la lingua, e di non concettualizzare l'attacco e lo staccato di una nota come "colpo di lingua" ma come articolazione così come è giusto che sia. Non a caso il consiglio è di un certo Bergonzi :half:
    Aspetto non secondario per me è la posizione della lingua...

  4. #4

    Re: Tu o Fu?

    Citazione Originariamente Scritto da alerar
    recentemente ho avuto un altro consiglio e cioè di pensare a "La" sia per attaccare che per staccare le note (e quindi "lalalalalala...")
    Non fa una piega anche se c'è da capire di quale attacco o staccato stiamo parlando.
    Il lalalala in conservatorio mi è stato detto di pensarlo quando dovevamo effettuare un cosiddetto staccato-legato.......usato molto nella musica classica....e non su di uno staccato netto.....ma quì apriamo un mondo su vari tipi di insegnamenti, sbagliati o giusti che siano ognuno di noi ha avuto un maestro con le proprie fisse, modi di suonare e sprattutto di insegnare!!!
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  5. #5

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    Re: Tu o Fu?

    Per come la vedo io pensare alla "L" funziona sempre bene, l'incisività dello staccato poi dipende da quanto ci si sofferma con la lingua sull'ancia e con quale forza.

  6. #6

    Re: Tu o Fu?

    Citazione Originariamente Scritto da alerar
    Per come la vedo io pensare alla "L" funziona sempre bene, l'incisività dello staccato poi dipende da quanto ci si sofferma con la lingua sull'ancia e con quale forza.
    bello vedere che in due risposte ci sono già disaccordi...... :lol: :lol:
    Io invece faccio distinzioni sui diversi tipi di staccato da quello staccato-legato a quello incisivo il primo dove si potrebbe usare il lalalala (anche se pi corretto un dddddd) ed il secondo un bel tutututu.....non dico uno slap, ma quasi.....e dico quasi!!!
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  7. #7

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    Re: Tu o Fu?

    :lol:
    alla fine sono più che altro modi di pensare e concettualizzare una cosa (l'attacco, lo staccato) che si perfeziona solo con la pratica ed è solo all'interno di quella pratica che i movimenti e la posizione corretta della lingua si definiscono. Pensare alla T, alla D o alla L sono solo idee diverse di realizzare la stessa azione ma alla fine la lingua fa sempre lo stesso lavoro anche se con intensità diverse a seconda dei vari tipi di staccato ;)

  8. #8

    Re: Tu o Fu?

    Mi pare però che siamo tutto concordi nel dire che questa del FAAAA é una str.....a! :-)
    Perché la F non é una consonante dentale e quindi la lingua non é implicata. In pratica se si pronuncia la F con il bocchino in bocca non si fa altro che soffiare....quindi... non ne vedo l'utilità per lo staccato
    Tenore Yanagisawa 901 - Jody Jazz DVNY 9*
    Soprano R&C R1Jazz raw brass - Lebayle Ebony Wood LR chamber 8
    Alto Yanagisawa 991 - Vandoren vintage

  9. #9

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    Re: Tu o Fu?

    Il 'La' mi ispira. Stasera lo provo. Magari può essere 'La' per l'attacco normale (dove ancora faccio troppo rumore con il 'Ta'), e 'Ta' per lo staccato. Per lo staccato legato proporrei, a questo punto, un bel 'Tla tla tla tla tla'!

  10. #10

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    Re: Tu o Fu?

    Il 'La' non funziona! Manda solo tanta saliva nello strumento.
    Alla fine, un delicato 'Tho' è quello che mi sembra funzionare meglio.

  11. #11

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    Re: Tu o Fu?

    Una lunga pausa di riflessione, a cui sono stato costretto da un'interminabile bronchite, mi ha fatto riconsiderare la questione. In realtà, anche se dai manuali sembrerebbe essere la questione principale, la sillaba che si finisce per pronunciare è di importanza assolutamente secondaria. Anzi, è una conseguenza del modo in cui si attua il suono.

    Il suono parte della riserva d'aria con cui si riempiono i polmoni. C'è un momento in cui principiante riesce a rilassarsi abbastanza da far fluire aria sufficiente nella parte bassa dei polmoni, e se ne accorge perché ti si gonfia senza sforzo la pancia. Forse è per questo che i manuali non vi insistono, perché è un argomento imbarazzante: è con la panza che suoniamo!

    Con questa grande riserva d'aria in corpo, la lingua non articola una sillaba come nel linguaggio parlato. È la copertura di una valvola, pronta ad aprirsi per liberare l'aria contenuta nella "sacca". Quando la lingua-valcola si apre, si produce uno schiocco, che si potrebbe descrivere come un "Ta", ma non è esattamente la sillaba "Ta".

    Deve venire tutto spontaneo. Pensare alla sillaba significa usare la lingua come parte dell'apparato fonatorio, e non come parte di uno strumento musicale. L'attenzione va spostata dalla lingua al ventre. A differenza dei cantanti, noi non articoliamo il suono con la lingua, ma con le dita. La lingua è la nostra diga, la nostra riserva d'aria, il colpo di archetto, la pennellata.

    Paolo

  12. #12

    Re: Tu o Fu?

    Quello che dici e' giusto, il punto e' che per far capire ad un principiante cosa deve fare il concetto della sillaba risulta utile. Io ad esempio lo ho usato poco tempo fa per far capire a mio figlio come funziona il colpo di lingua con il faluto dolce che sta studiando a scuola.

    E' pero' anche vero che il mio insegnante, due o tre anni fa, per farmi capire come alleggerire gli attacchi mi ha detto di pensare alla sillaba "da" invece che a "ta". Io in realta' non penso ad alcuna sillaba, pero' ho trovato ugualmente chiaro ed utile il suggerimento.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  13. #13

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    Re: Tu o Fu?

    a me il maestro ha detto (o meglio io ho capito così) che pensando da la punta della lingua va verso l'alto e tocca l'ancia più leggermente da sotto (legato), con ta va verso i denti e chiude il bocchino davanti (staccato).
    a me che sono un superprincipiante pare funzionare
    grande è la confusione sopra e sotto il cielo

  14. #14

    Re: Tu o Fu?

    già la stessa parola "colpo" di lingua influenza il principiante in maniera a volte deleteria evocando un forza che la lingua non deve assolutamente avere.
    condivido il pensiero di Ptram la lingua non fa altro che segnare l'inizio e la fine del suono ed è legata inscindibilmente al concetto di suono ed emissione.
    quando studiavo più che pensare a ta o da o alla nota legata il mio riferimento era l'articolazione con una attenzione spasmodica al particolare.
    in questa maniera si educava la lingua a sincronizzarsi con il movimento delle dita e cosa più importante con l'emissione .
    in pratica dal risultato (suono della articolazione) si imparava a muovere la lingua.
    la funzione della lingua era solo quello descritto da Ptram (una valvola che si apriva e si chiudeva).
    la lingua quindi non esercita alcuna forza ma al contrario la forza che si sente nell'attacco dipende da altri elementi.
    il rischio di operare diversamente è di avere una lingua sovrabbondante ed una emissione che di conseguenza deve limitarsi.
    quando pronunci ta una emissione e quando pronunci da altra emissione. (e questo è una delle cose peggiori per il suono)
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

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