Concordo appieno!

Su risolleviamo il morale con qualcosa di buono di un'epoca appena successiva a quella del nostro Lefevre:


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Probabilmente senza quest'uomo il sax classico sarebbe scomparso e non avremmo avuto le belle pagine che oggi vale la pena studiare.
Notare ottima intonazione (nonostante suonasse con un Buescher della fine degli anni '20 e un bocchino conforme ai parametri di A. Sax), il suono pieno, scuro e profondo che fonde perfettamente con gli archi e non appare un oggetto alieno, la grande espressività e la bellezza dei fraseggi. Ma di Rascher magari parleremo nelle prossime puntate dei pionieri del sax....