Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
Correggetemi se sbaglio: spesso nelle moderne bande e orchestre di fiati si tende a suonare molta musica moderna, soprattutto di autori nord europei e americani trascurando il grande repertorio (che è davvero grande. ricordo: Stravinsky "Circus Polka", Hindemith "Konzertmusik", Respighi "Hunting Tower", Berio "accordo", Holst "first suite" e "second suite" e ancora Schoenberg, Milhaud, Waughan-Williams, Barber.... quasi tutti i grandi del novecento hanno scritto per banda).
La cosa che a me spiace di più delle bande moderne (anche della mia) è che si tenda a mettere in secondo piano la musica classica : ci sono bellissime trascrizioni moderne di pezzi classici che meriterebbero di essere proposte al pubblico...certo, se si eseguono partiture del '900, che prevedono 200 violini e 0 sassofoni è meglio evitare.

Non ho invece notato, pur avendo suonato in molte bande lombarde, la predominanza di autori stranieri : per farti un semplice esempio, noi al concorso di Scandicci del 2003 abbiamo portato come pezzo a piacere un pezzo italiano(Good Luck Piece di Schembari), e pure il brano d'obbligo era di autore italiano (Baltimora di Carnevali) e la cosa ci ha portato fortuna ;)

Il discorso secondo me è di difficoltÃ* di ascolto per il pubblico, più che altro : di solito gli ascoltatori non sono abituati ad ascoltare determinati brani troppo innovativi, in quel senso un'autore che scopiazza è più apprezzato perchè ripropone motivetti noti : ricordo che all'ultimo concerto abbiamo proposto un brano mediamente difficile, Serenade di Derek Bourgeois, di difficile ascolto a causa dei continui cambi di tempi (7/8, 11/8 e similia) e non abbiamo avuto i grandi consensi che abbiamo ottenuto con roba molto meno impegnativa come Forever Friends di Henk Høgestein.