SAINT LOUIS
Giunti a St Louis senza ben chiaro che cosa vedere. In realtà ci sono venuto principalmente perchè è la città nativa di Miles e curiosando prima di partire già avevo fiutato che sarebbe stata un'altra città di grande jazz.
Infatti ho scoperto che è la città nativa anche di Clark Terry, di Scott Joplin e di David Sandborn, che a St Louis c'è Saxquest. Poi ho saputo che il jazz a St Louis gode di un'ottima tradizione, che vi è un fitto calendario di serate e che è una città che negli ultimi anni stà puntando molto a rilanciarsi, in quanto si è spopolata alla fine del secolo scorso. Camminando per le strade ci si accorge subito di questa rinascita, anche se rispetto a Chicago è una città apparentemente fantasma: devi avere ben chiaro cosa visitare altrimenti sembra che non ci sia nulla, a parte il grande arco all'ingresso della città, sulle rive del Mississipi.
Saxquest (http://www.saxquest.com/): beh, molti di voi già lo conoscono, è uno dei negozi migliori al mondo specializzati in sax ed in particolare nel vintage. Quando ho saputo che si trovava proprio qui mi sono emozionato parecchio. Ci sono stato questa mattina all'apertura e ci ho trascorso la mattinata.
Saxquest si compone del negozio, del laboratorio di riparazione e di un museo (al piano superiore) del sassofono vintage. Il negozio, per quanto possa sembrare dal sito, non è fornitissimo. Si notano subito i sax vintage che sono gli stessi in vendita online. Mentre li guardavo il personale lavorava freneticamente al pc, poichè credo che la vendita online sia la loro principale attività. Devo dire che rispetto al resto degli USA i prezzi sono molto buoni e si possono trovare ottime occasioni, ma come ho potuto constatare di persona, sarebbe sempre meglio provarli i sax prima di comprarli, visto che ho provato parecchi vintage e qualcuno non valeva proprio la pena di essere acquistato.
Mentre visitavo il negozio è entrata una curiosa comitiva di stranieri, con una guida. Mentre io guardavo i sax sento la guida che decanta le lodi di Saxquest come il miglior negozio di sax vintage degli Stati Uniti. Poi questi salgono al piano superiore per visitare il museo, così colgo l'occasione anche io di visitarlo e di sfruttare la guida.
Al piano superiore ci sono principalmente due stanze, con sax vintage sui piedistalli, imboccature e locandine pubblicitarie riguardanti i sax Selmer, Conn, Buescher, Martin, King.... c'è da perdersi la testa. Io ho dato un'occhiata, fotografato l'interessante. Mentre faccio fotografie i turisti vengono verso di me e la guida mi domanda: "Tu perchè sei qui, da dove vieni?". Le spiego che sono italiano in viaggio negli USA; allora mi domanda perchè mi trovi proprio in questo negozio ed io rispondo che è famoso in tutto il mondo, confermando quello che lei aveva già insegnato ai suoi discepoli. "Ma tu suoni il sassofono", mi domanda "Certo!", rispondo. "Allora perchè non ci suoni qualcosa? Hai un'imboccatura?", mi domanda. "Sì, ce l'ho, ma dove prendo un sax?", e questa mi invita a prendere uno di quelli del museo. Mi trovo proprio accanto ai Selmer, almeno una quindicina tra MarkVI, SBA e BA. "Ma è sicura che possa suonare uno di questi?" e lei mi risponde "Certamente, non farti problemi e suonici qualcosa".
Avete presente quando Indiana Jones deve scegliere il sacro graal tra tanti, tutti di grande splendore? Mi sembrava di essere nella stessa scena. Così prendo il mio Drake e pesco un sax, la mia scelta, senza tanto gurdare il modello, ma solo il colore e l'aspetto a prima vista e prendo un tenore Balance. Così mi metto a suonare con un bel po' di emozione, ma ricompensata da un bel applauso finale, anche da parte del personale di saxquest che è salito per conoscermi. Una scena che mi ha molto coinvolto e che ricorderò con piacere.
Non ho provato altri sax nel museo, proprio perchè in un museo non si dovrebbero provare il materiale esposto! In negozio successivamente ho provato solo sax tenori: un Conn 10M, un Martin The Martin, 2 MarkVI, 2 SBA, uno splendito P.Mauriat, un King. Ho provato tutti i Duckoff che aveva e un MacSax Bob Sheppard-Eric Falcon. Ho comprato una legatura ed un portasax, ma è stata una bellissima esperienza!
Vi lascio con due foto, una scattata davanti al negozio prima di entrarci, l'altra di un particolare del museo che ho fotografato dove vengono spiegate le innovazioni che la Selmer fece al Mark VI quando lo introdusse (ce l'ho anche in alta definizione se servisse).
Jazz at the bistro (http://jazzstl.org/jazz-at-the-bistro/): probabilmente il locale jazz più in vista della città, situato vicino all'università. Ho passato una bellissima serata. L'ingresso è abbastanza costoso, 20 $, ma ne ho pagati 10, in quanto avevo la tessera studente ed applicano uno sconto. Comunque stupita la persona che mi ha accolto che fossimo così giovani lì a sentire jazz.
Il locale si presenta molto bene, noi abbiamo anche cenato. Abbiamo assistito all'esibizione del Legacy Jazz Quintet, un quintetto fenomenale hard bop composto da batteria, piano, contrabbasso, sax alto e tromba (http://jazzstl.org/experience/artist...-jazz-quintet/), di cui non ho trovato simple in rete. In risalto soprattutto il batterista ed il pianista. Il sax alto ha molto talento e sostenuto da una ritmica così ha suonato molto bene.
E' una meta obligata per chi voglia sentire jazz a St Louis, si potrebbe riuscire a sentire Marcus Mille o Chris Potter, che sono entrambi inseriti nel calendario degli eventi di questi mesi.
BB's Jazz Blues and Soul (http://www.bbsjazzbluessoups.com/): altro locale molto famoso in città, situato in una zona dove ci sono solo i piloni che sostengono le highway per uscire da St Louis. Ci sono stato proprio stasera a sentire la Reunion Jazz Band featuring The Bosman Twins. Il gruppo è composto dalla ritmica piano, batteria e tastiera (non professionisti, ma ex compagni di universitò) a cui si aggiungono i fratelli Bosman che praticamente suonano tutti i tipi di sax, cambiandoli in continuazione. Sono molto scenici, si muovono tanto, scendono tra il pubblico, addirittura in alcuni brani uno dei due gemelli suonava il flauto traverso mentre aveva a tracolla un sax baritono ed un contralto. Hanno suonato un jazz molto commerciale, ma con buon gusto e tanto stile. Di seguito un simple dei gemelli Bosman.
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Vinyl vintage (http://www.vintagevinyl.com/): è uno dei negozi di vinili storici di St Louis. E' molto grande e vi è in fondo al negozio un soppalco con i vinili jazz. Si trovano anche cd e dvd. E' ben fornito e se cercate altro oltre al jazz troverete molte cose interessanti, in quanto di rock, funk ed altri generi è pieno.
Prossima tappa è domani a Nashville, dove non credo sentirò jazz, piuttosto country... vi tengo aggiornati. Spero vi facciano piacere queste recensioni, è un modo utile anche a me per riordinare un po' le tante cose viste.