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Discussione: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

  1. #31

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Secondo me i jazzisti non dovrebbero incidere dischi di classica...
    Hai mai sentito come suona "la classica" (e anche il jazz) Brandford Marsalis?
    Secondo me... vale più il contrario (cioè professionisti classici che pretendono di usare un "linguaggio" (vedi jazz, ma anche tango) che non è il loro, "vendendolo" come se lo conoscessero.

  2. #32

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    secondo me la classica e il jazz sono complementari:
    io suono classica e mi sono accorto che da quando studio jazz la classica mi viene più facile, e probabilmente vale anche il contrario: molti jazzisti studiano classica, sopratutto Bach e da Bach ricavano improvvisazioni,
    B.Marsalis è uno dei pochissimo che suona ad alti livelli sia classica che jazz, come il Grande Stefano Bollani

  3. #33

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Bollani è l'esempio della coesistenza di un talento musicale sia jazzistico che classico.
    Rimango a bocca aperta ogni volta che mette mani sul piano... lo ritengo il musicista emergente più dotato che ci sia ora nel panormama musicale mondiale.... anche per la sua capacità di essere estremamente educativo.
    Davide
    Tenore Selmer Balance Action 22XXX, Drake Bergonzi 10*, Drake Pete Christlieb 9, Drake Stan Getz 7*
    Soprano R&C R1 Jazz Solid Copper 120xx, Drake Son Of Slan 10.

  4. #34

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Secondo me i jazzisti non dovrebbero incidere dischi di classica...
    Hai mai sentito come suona "la classica" (e anche il jazz) Brandford Marsalis?
    Brandford Marsalis: bravo nel jazz (per quello che ci capisco io di jazz), mediocre nella classica.
    Probabilmente se non fosse già conosciuto come jazzista non avrebbe fatto alcuna carriera nella classica.
    Non è che se suoni trendordicimila note allora puoi suonare tutto...


    sono d'accordo sul fatto che possano risultare complementari come studi...
    ma non si possono fare tutti e due ad altissimi livelli.
    Se si considera poi che ogni strumentista classico solitamente sceglie di suonare in concerto (suonare in concerto, non studiare, che è sempre formativo) in prevalenza un determinato genere (barocco, romantico) e determinati autori... fate voi i conti... Il grande pianista Glenn Gould ad esempio è conosciuto per le sue esecuzioni di Bach (anche se non è stato, a mio avviso, il migliore in questo: spesso ci ha messo troppo Gleen Gould e meno Bach), e non per le sue esecuzioni di Mozart (ma ha fatto anche quelle).

    Se da una parte è giustissima l'affermazione che un musicista classico dovrebbe evitare di esibirsi in contesti leggeri pretendendo di conoscere linguaggi che in realtà non hanno studiato come si deve e che non gli appartengono, la supposizione che sia più facile per un jazzista fare la classica che viceversa non ha alcun senso e fondamento. Entrambi hanno il suo bel da fare a tal proposito, ed entrambi è meglio se lasciano perdere (se non per proprio divertimento). Non si può essere al top in entrambi le cose. Il mio sospetto è che comunque mediamente i classici siano molto più robusti tecnicamente dei jazzisti (quando faccio distinzioni uso sempre come metro di paragone il pianoforte, essendo il mio strumento... ma ci sta anche sul sax).

    E sia chiaro, questo post non vuole essere "tutti i musicisti che non suonano classica valgono meno di una scorreggia". Tutt'altro.
    Sapete dove la distinzione fra generi rende ancora più ridicolo il passaggio? Nel canto... sentire Michael Bolton che canta un'aria lirica o Pavarotti che canta "Baby can i hold you tonight" sono entrambi da dissanguamento orecchiale perenne immediato... ma siccome c'è un'ignoranza micidiale in tema di canto (in particolar modo in italia... ma pure nel resto del mondo non ce la si passa così bene) si perdona tutto... e così magari si criticano i cantantucoli pop ma non certi pseudo cantanti jazz che fanno schifo uguali (nella lirica, per fortuna, c'è un livello minimo di entrata molto ma molto più alto).
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  5. #35

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da Beefcake
    Bollani è l'esempio della coesistenza di un talento musicale sia jazzistico che classico.
    Rimango a bocca aperta ogni volta che mette mani sul piano... lo ritengo il musicista emergente più dotato che ci sia ora nel panormama musicale mondiale.... anche per la sua capacità di essere estremamente educativo.
    Beefcake, con tutto il rispetto per Bollani, che ritengo un genio, di musicisti emergenti più dotati secondo me ce ne sono e pure tanti.
    Bollani comunque non è solo un musicista... è un comunicatore, un comico... un personaggio completo. grandissimo talento.
    IN VENDITA --> Lebyale LR 7

  6. #36

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Brandford Marsalis: bravo nel jazz (per quello che ci capisco io di jazz), mediocre nella classica.
    ... questo forse secondo i tuoi canoni "europeistici", è chiaro che essendo Marsalis americano, ha un concetto di suono (nella musica classica) molto diverso da quello che si impartisce nei conservatori europei. :zizizi))
    Gente come i Marsalis Bros. possono suonare di tutto... non solo Wynton (senti come suonava Wynton... la "musica classica") ma anche Brandford.
    Poi posso concordare sul fatto che Brandford, dischi di musica classica... gli abbia fatti per soldi e non per gloria, non ci vedo niente di male... se vuoi decidere di vivere con la musica, te ne freghi delle etichetti e guardi con una diversa angolazione l'aspetto "economico" della faccenda.
    Non mi risulta che sia un concertista classico, Brandford Marsalis.

  7. #37

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Brandford Marsalis: bravo nel jazz (per quello che ci capisco io di jazz), mediocre nella classica.
    ... questo forse secondo i tuoi canoni "europeistici"
    Questa affermazione è totalmente priva di senso Alessio C'è un solo modo giusto di suonare la classica: come l'ha scritta l'autore. Come si suonava ai tempi, in quell'area geografica, come la voleva lui. Se me la suoni in modo diverso hai fatto 'na cazzata.

    Poi posso concordare sul fatto che Brandford, dischi di musica classica... gli abbia fatti per soldi e non per gloria, non ci vedo niente di male... se vuoi decidere di vivere con la musica, te ne freghi delle etichetti e guardi con una diversa angolazione l'aspetto "economico" della faccenda.
    Non mi risulta che sia un concertista classico, Brandford Marsalis.
    Certo. L'ha fatto per soldi. Ognuno si fa i propri conti in tasca. Magari fosse pur'anche per divertimento.
    Però non si può spacciare per "ottimo esecutore di musica classica" dal momento che può fare incisioni di musica classica solo perchè è famoso.
    Si sarà divertito. Lo si può pure trovare gradevole: ma non conforme ai canoni e allo stile richiesto.
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  8. #38

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    quindi uno dei due sta facendo una cazzata?
    http://www.youtube.com/watch?v=xr5P_cyhbOQ
    http://www.youtube.com/watch?v=VhcjeZ3o5us

    perchè a me sembrano parecchio diverse =)
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  9. #39

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Questa affermazione è totalmente priva di senso Alessio C'è un solo modo giusto di suonare la classica: come l'ha scritta l'autore. Come si suonava ai tempi, in quell'area geografica, come la voleva lui. Se me la suoni in modo diverso hai fatto 'na cazzata.
    Se il sassofonista classico deve ridursi a fare solo e soltanto questo, senza aggiungere un tocco "estetico" personale a quello che suona (sia nel caso che vada in contrasto con il volere dell'autore dell'opera, che suona... sia il viceversa) diventa difficile considerare tale persona un "musicista" e viene più facile considerarlo un "automa".
    Non credo che la musica, per quanto possa essere accademicizzata, abbia bisogno di "automi".
    Credo che abbia più bisogno di persone, in grado di formulare pensieri, idee... e tramutarle in valore aggiunto, per la musica che suonano.
    (Non vale solo per il "sassofonista classico"... ma può valere per qualsiasi professionalità musicale).
    Da qui in poi... sono gusti personali. :zizizi))
    Non dimentichiamoci, che Brandford Marsalis è un grande "sassofonista", prima di essere un grande "sassofonista jazz" (e stessa cosa per il fratello Wynton).

    -----
    Quoto l'osservazione fatta da Koko ...

  10. #40

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    hai postato maestro e allievo: l'hai fatto apposta?
    (per completezza di informazioni: non sono un'enciclopedia della musica classica: sono andato a vedere di chi si stesse parlando)
    Innanzitutto ti ringrazio per avermi fatto ascoltare uno dei pezzi più belli che siano mai stati composti nella storia dell'umanità.
    A mio modesto avviso c'è Bach in entrambi i due grandissimi esecutori :)
    Il risultato sonoro è diverso ma l'intenzione la stessa. Ma il risultato sonoro come potrebbe essere uguale? Qualità di registrazione totalmente differente, strumento differente (lo strumento di Rostropovich tra l'altro è uno Stradivari che ho paura a sapere quanto possa costare :\\: )...
    IN VENDITA --> Lebyale LR 7

  11. #41

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Se il sassofonista classico deve ridursi a fare solo e soltanto questo, senza aggiungere un tocco "estetico" personale a quello che suona (sia nel caso che vada in contrasto con il volere dell'autore dell'opera, che suona... sia il viceversa) diventa difficile considerare tale persona un "musicista" e viene più facile considerarlo un "automa".
    Non credo che la musica, per quanto possa essere accademicizzata, abbia bisogno di "automi".
    Il tocco estetico personale c'è e ci dev'essere. ma se ti metti a suonare legate le note che devi fare staccate... fallo in un teatro e ti tirano i pomodori! il tocco estetico c'è nella qualità del suono che tiri fuori, nelle microvariazioni dinamiche e nelle variazioni ritmiche... nell'esecuzione di certe cadenze... nel colore e nel calore che dai alla tua esecuzione... ma fareste meglio a chiederlo ad un concertista classico, non a me.
    Gli automi non piacciono a nessuno, ma hai un codice da rispettare, altrimenti non stai suonando Bach, non stai suonando Mozart, non stai suonando Vivaldi, nè Scarlatti, nè Debussy.

    Con la scusa che nella leggera qualsiasi suono va bene la qualità delle produzioni è colata a picco. Non ha nemmeno più senso cercare di produrre qualcosa di sensato, a momenti tiri due rutti e ogni tanto dici "ti amo stronzaaaaa" e diventi milionario.

    Ma la classica vediamo di farla bene (e l'impressione generale, condivisa da gente molto più esperta in materia, è che il livello dei musicisti classici attuali si stia livellando verso il basso).
    IN VENDITA --> Lebyale LR 7

  12. #42

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    ma ti spaventi per soli 10 milioni di euro? (battuto di recente ad un'asta - probabile acquirente russo)

  13. #43

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Il risultato sonoro è diverso ma l'intenzione la stessa.
    Non vedo una "grossa" differenza di intenzione qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=URwiZC9_91I
    http://www.youtube.com/watch?v=09zb6nogS-g

    ... e non credo nemmeno che, considerando il livello tecnico, che il suonare delle note staccate invece che legate o viceversa sia per un limite tecnico.

    Anzi... direi che per come siamo mediamente abituati a sentire il sassofono oggi, nel 2012... forse spaventa di più come usa il vibrato Mule.... dell'uso che fa del vibrato Marsalis.

  14. #44

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Marcel Mule è divenuto celebre per il suo vibrato e per il modo "esuberante" che aveva di interpretare la classica e contemporanea (del suo tempo).
    Il vibrato particolare l'ha mutuato proprio dalla musica jazz delle origini (suonava in effetti in diversi complessi "hot jazz" parigini).

    Rascher durante il periodo tedesco (poco noto per motivi politici che lo costrinsero a fuggire dalla Germania nazista come persona indesiderata al regime), collaborava con artisti della musica definita "degenerata" (Dessau, Schulhoff che ci ha lasciato le penne, Gal, Von Knorr etc...) tutti artisti che utilizzavano il sax per la sua vena jazzistica e popolare.

    Senza l'osmosi con il jazz e la musica popolare il saxofono sarebbe senz'altro rimasto uno strumento da banda militare.
    Ma d'altra parte, il repertorio di rilievo dello strumento si sviluppa interamente nel novecento, patria dei -neo (neo classico, neo romantico, neo barocco) e degli -ismi (futurismo, dadaismo, surrealismo etc...). Insomma di classico il sax ha ben poco in quanto strumento della "modernità"
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  15. #45

    Re: Erin Royer (tenorista australiana): cosa ne pensate?

    Marsalis con le sue incisioni di classica, ha lasciato una traccia indelebile aiutando a popolarizzare lo strumento in questi generi. Poi de gustibus ovviamente.

    I classicoidi che, come i virtuosi dell'800 suonano ancora oggi pagine di scarso interesse musicale buone solo a muovere le dita (mi riferisco alle porcherie che si sentono sui capricci di paganini, come anche le numerose trascrizioni totalmente illogiche e che soprattutto non funzionano) portano lo strumento al periodo in cui era totalmente "segregato" a un ruolo di comprimario della sezione dei legni.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

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