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Discussione: I pionieri del sax: Edward A. Lefebre (1835-1911) Capitolo 3

  1. #1

    I pionieri del sax: Edward A. Lefebre (1835-1911) Capitolo 3

    Capitolo 3

    INIZIA LA MISSIONE DI LEFEBRE c. 1855-1873

    Edward Abraham Lefèbre nasce il 16 settembre 1835 a Leeuwarde, Olanda.
    Sebbene si hanno poche informazioni relative alla sua prima educazione musicale, è risaputo che Lefebre proveniva da una famiglia di musicisti. Suo padre, Louis J. Lefebre, era proprietario della Weygand and Company, una grande società con una suddivisione per la musica a La Hague. Inquesto modo Louis Lefebre, essendo di origine francese, ebbe alcune connessioni con Adolphe Sax a Parigi; in questa occasione Edward conobbe l’inventore del saxofono, e dopo poco tempo lui “promise di dedicare se stesso allo studio del saxofono e di promuovere la sua diffusione”.
    Una testimonianza dell’incontro tra Lefebre e Sax venne stampato in un catralogo Conn del 1919 circa;
    Monsieur Lefebre fu probabilmente il più entusiasta amante del saxofono mai conosciuto.
    Sovente Lefebre riferì del suo incontro con Adolphe Sax il quale era faticava non poco a ottenere l’emancipazione del saxofono e di come Lefebre promise di abbandonare il clarinetto, del quale era maestro, per imboccare la strada del saxofono e di cercare di provare al mondo che il saxofono è uno strumento serio e degno. Mantenne la sua promessa.
    In una intervista del 1892 al New York Tribune, Lefebre non menziona il meeting con Adolpe Sax ba dichiara che “si occupò delle manufattura dei “phone” a Parigi per diversi anni”.
    Non è chiaro il periodo di tempo in cui Lefebre lavorò a Parigi, ma possiamo presumere che fosse attorno al 1850 (la sua carriera nel periodo 1859-1911 è ben documentata invece). Durante questo periodo di tempo, Lefebre ha probabilmente assistito a diverse performance dei primissimi saxfofonisti soloisti, membri della famosa orchestra di Antoine Jullien attorno al 1850.
    Probabilmente i tour soloistici di Souallé attraverso l’Europa e l’estremo oriente sono serviti d’ispirazione per Lefebre.
    A detta di molti, Lefebre fu un valido clarinettista il quale iniziò successivamente un serio studio del saxophono.

    Sudafrica.

    E. A. Lefebre viaggiò alla volta di Città del Capo in Sudafrica nel 1859 dove fu designato come direttore musicale del Liedertafel Germania, una società tedesca di cantanti.
    Organizzò anche un ragguardevole negozio di musica, organizzato probabilmente dall’attività del padre.
    Durante il suo soggiorno in Sudafrica, Lefebre presentò il saxofono come strumento solista all’attonito pubblico che comprendeva tra gli altri numerosi dignitari Sudafricani.
    E’ ragionevole supporre che le performance di Lefebre in Sudafrica comprendessero la “Fantasie sur un thème suisse” di Jean-Baptiste Singelee e la “Fantasie sur des motifs du Freyschutz” di Jean-Nicholas Savari. Entrambe queste composizioni originali sono state pubblicate da Adolphe Sax e disponibili sicuramente prima del 1859, e entrambe le opere furono eseguite da Lefebre durante tutta la sua carriera.

    F. J. Weygand and Company

    Dopo numerose stagioni concertistiche, Lefebre tornò in Olanda nel 1863 e si sposò. Sua moglie, Johanah, diede alla luce il loro primo figlio, Charles, nel 1864. Per i sei anni successivi, Lefebre lavorò presso gli stabilimenti della Weygand. Dal 1863 al 1866, F. J. Weygand and Company pubblicò il bisettimanale Euterpe, un annuario musicale curato da Louis J. Lefèbre, il quale includeva reportage sugli eventi musicale nazionali e internazionali. Le attività concertistiche di E. A. Lefebre sono citate nell’Euterpe almeno in due distinte occasioni. La prima avvenne nella primavera del 1863:
    “Brevi comunicati (nazionali)
    Il 17 Aprile l’Istituto Nazionale per la Voce dei Manovali, sotto la direzione di Mr. Marinus, ha tenuto, come annunciato, una soirée musicale, a beneficio del “Fondo per le vedove e orfani dei pescatori caduti di Scheveningen”. I membri sono stati supportati nelle loro performance per questa nobile occasione con l’aiuto del fondatore, Sig. L.J. Lefèbre, così come da altri importanti artisti: C. L. W. Wirtz, Piano, E. Uschmann, Oboe, C. J. Becht, Clarinetto, A. Berendes, Fagotto, L. J. van der Velden, Corno e L. A. Lefèbre [sic], Saxofono.”

    Il programma per questa “serata musicale” includeva diverse opere vocali di Beethoven, Mozart e di diversi compositori olandesi così come quintetti per piano,oboe, clarinetto, fagotto e corno. E. A. Lefebre eseguì due brani: Air varié uit Lucie de Lammermoor, per saxofono e piano di L. J. Lefèbre e Méditation [sur le premier prèlude de S. Bach] per piano, organo e saxofono di Charles Gounod.
    Sebbene non fosse molto prolifico, Louis J. Lefèbre compose un buon numero di lavori originali per vari strumenti con accompagnamento di piano, incluso “Chant de Marie, Nocturne pour Cornet avec Piano, Opus 23”, pubblicato negli USA da L. E. Whipple, Boston (E. A. Lefebre eseguì successivamente Chant de Marie il 2 settembre 1886 con la Gilmore Band).
    Non sappiamo se Air varié, probabilmente un’opera originale per saxofono, fosse stato mai pubblicato. Edward A. Lefebre, seguendo il modello del padre, compose un numero di brani originali per saxofono e pubblicò un vasto assortimento di arrangiamenti, trascrizioni, duetti e quartetti attorno alla fine del secolo. Meditation (1853) è il primo dei 24 preludi di Bach da “il clavicembalo ben temperato” con l’aggiunta di una linea melodica scritta da Charles Gounod.
    Scritta originariamente per piano, violino o violoncello, con organo o violoncello ad libitum, Lefebre sostituì con il saxofono la parte del violino/violoncello. Considerando i commenti di Berlioz i nei quali il timbro del sax veniva comparato a quello del violoncello e considerata la tradizione di eseguire Bach virtualmente su qualsiasi strumento, la scelta di Lefebre appare più che appropriata.
    La naturale mistura tra il sax e l’organo rende questo brano un’eccellente scelta di repertorio. Meditation venne finalmente pubblicato nel 1903 come “Ave Maria” arrangiata da H. Wagner per sax alto e piano nella raccolta “Saxophonist’s Concert Album” - Carl Fischer.

    Ulteriori attività di E. A. Lefebre, come citato nell’annuario, arrivarono nell’inverno del 1866:
    “Brevi comunicati (nazionali)
    Sabato 13 Genaio, De Curses, un club di sottufficiali incaricati del locale arsenale, ospitò una soirée sotto la direzione del Sergente E. A. Lefèbre con il seguente programma...”
    Ancora una volta vennero eseguite varie opere vocali e strumentali, incluse due di Lefebre: Aria van Stradella, per voce di tenore, saxofono e piano e An das Bildniss einer abwesenden Mutter, un trio per cornetta, saxofono e piano.

    Un’ulteriore annotazione apparve nel tardo1866:
    “I saxofoni non sono più soli; attualmente sono in competizione con la famiglia dei sarrusofoni. Questi sono ottoni per i quali il Signor Gautrot è stato registrato come inventore.”

    Euterpe cessò l’attività alla fine del 1866, ma si può immaginare che Edward Lefebre avesse continuato a esibirsi in altre soirées, dedicandosi al contempo a ottenere ingaggi di alto profilo, guadagnando una imponente reputazione come uno dei primi spiecialisti di saxofono al mondo.

    Parepa Rosa English Opera Company

    Lefebre lasciò Weygand nel 1869 e si assicurò una posizione a Londra come saxofonista nell’orchestra di sessanta due elementi del Royal Alhambra Palace in Leicester Square.
    Altre performance Londinesi inclusero dimostrazioni presso la “Royal Opera House - Covent Garden” nel 1871, dove ricevette i complimenti di Charles Gounod il quale diede a Lefebre “diverse pacche di approvazione sulla sulla spalla, esclamando: Bravo saxophone!”
    Nel 1871 gli venne offerto un posto da primo clarinetto presso la Parepa Rosa English Opera Company. Successivamente Lefebre viaggiò in America con questa compagnia. La Parepa Rosa fu ingaggiata ad esibirsi Brooklyn Academy of Music presso il Brooklyn Academy of Music come parte integrante del tour (5-12 febbraio 1872).

    Mr. Carl Rosa

    Il loro repertorio includecva tra gli altri Le Nozze di Figaro e Don Giovanni di Mozart, Un Ballo in Maschera di Verdi e la Gazza Ladra di Rossini.
    Esibendosi per folle numerose, la Parepa Rosa English Opera Company ottenne una “genuina esaltazione”, con i suoi “eccezionalmente dotati artisti” e l’orchestra sotto la direzione di Carl Rosa ha raggiunto “un grado di eccellenza non comune tra le organizzazioni operistiche”.
    Una recensione del 7 febbraio 1872 delle Nozze di Figaro riporta un resoconto piuttosto positivo:
    “Mercoledì sera è stata data l’incantevole opera di Mozart, Le Nozze di Figaro, prodotta con un cast brillante e combinato con i punti di forza delle compagnia...
    E’ con questa musica che Madame Parepa-Rosa, alla quale è stata affidata la parte di “Susanna”, riesce a brillare ai massimi livelli. Ci ha mostrato la purezza del suo stile, le squisite qualità e l’educazione della sua voce.
    Sembra impossibile immaginare nulla di più bello di lei che canta questa musica.
    Ogni frase è stata studiata con cura e il risultato è stato un’interpretazione così puramente classica, così raffinata, tenera e toccante che non ci fa desiderare nulla più.
    Il carisma della voce di Madame Rose è semplicemente irresistibile; è l’essenza vera della melodia, un suono puro e non adulterato che tocca il cuore con la sua semplice leggiadria e soddisfa completamente il più raffinato udito con la sua melodia a guisa di un’ininterrotta collana dorata.
    E’ un magnifico dono e non è stato trascurato; tramite lo studio è stato forgiato e la perfezione dell’arte lo ha arricchito e ha raddoppiato il suo valore. Sarebbe inutile individualizzare le bellezze della sua “Susanna”, in quanto la sua personificazione vocale è stata senza macchia. Inoltre ha recitato la parte con grazia e spirito.
    ...Musicalmente, l’intera opera è stata una rara festa per l’orecchio e l’intelletto; è non da ultimo in questo banchetto musicale ha giocato un ruolo fondamentale la strumentazione interpretata in modo così meraviglioso dall’orchestra diretta da Mr. Carl Rosa.
    Le Nozze di Figaro, è senz’ombra di dubbio una delle opere più curate del repertorio di Rosa, e si merita i ringraziamenti di tutti gli amanti della musica pura per l’amorevole cura con la quale si è dedicato alla suddetta produzione.”

    Lefebre rimase nel Nuovo Mondo fino alla scadenza del contratto con Rosa.
    Ben presto divenne noto come saxofono solista negli Stati Uniti suonando per tutto l’Est, il Midwest e il Sud.
    Nell’estate del 1872, Lefebre fu ingaggiato per esibirsi come membro della sezione dei clarinetti presso la grandiosa orchestra del World Peace Jubilee and International Music Festival a Boston, un evento organizzato dal direttore e band leade Patrick Gilmore.


    Patrick Gilmore

    Gilmore era noto in America per presentare grandi eventi concertistici, alcuni dei quali erano di proporzioni grandiose. Il World Peace Jubilee and International Music Festival a Boston del 1872, andò avanti per tre settimane e incluse 20.000 esecutori provenienti da America e Europa.
    Al tempo, nessuna delle orchestre dirette da Gilmore includeva dei sax.
    In ogni caso, una delle migliori orchestre di fiati d’Europa, la Garde Républicaine, la quale noverava un’ampia sezione di sax, si esibì nel Peace Jubilee Festival del 1872, come tappa del suo primo tour Americano.
    Nel 1856, la Garde Républicaine comprendeva una sezione di 8 sax (2 soprani, 2 alti, 2 tenori e 2 baritoni), sebbene nel 1889 questa strumentazione subì alcuni cambiamenti (1 soprano, 2 alti, 3 tenori, 2 baritoni).
    L’importanza del tour di sei date tenuto da la Garde Républicaine venne evidenziato in un articolo del dicembre 1901 pubblicato nel Piano Music Magazine:
    “Oltre tutti gli sforzi con i quali Gilmore ha preparato la sua band, appaiono straordinari gli sforzi per preparare i suoi musicisti a suonare accanto alle tre principali orchestre di fiati d’Europa.
    La diplomazia, la pazienza e lo zelo con i quali Gilmore manifestò di assicurarsi la presenza di questi gruppi, le assai riconosciute bande di rappresentaza di Francia, Inghilterra e Germania, durante l’estate del 1872, costituirono una conquista di fronte alla quale molti altri lavori musicali sembrano perdere le loro giuste proporzioni.
    Mr. Gilmore ha semplicemente trionfato permettendo alle tre più grandi delle nostre città dell’Est di ascoltare una serie di performance de la Garde Republicaine di Parigi, la quale è stata senza ombra di dubbio quanto di meglio mai sentito in America; la sua intraprendenza e l’entusiasmo va ricordato con il più sincero rispetto.”

    Durante l’estate del 1873, Lefebre firmò un contratto come saxofonista presso la Simon Hassler’s Concert Garden a Philadelphia.
    L’edizione del 16 giugno del 1873 del Philadelphia Inquirer annunciò l’inizio della stagiona concertistica presso “Aquarial Gardens”:
    “Sotto questo programma, tra competizioni sportive e vino, lo stabilimento sull’ottava strada conosciuto la scorsa estate come Hassler’s Garden sarà aperto con un concerto estivo sotto la direzione del rinomato direttore, Mr. Mark Hassler, il cui nome è garanzia sufficiente del carattere della performance musicale
    Questa distinta e per i nostri cittadini originale attrazione, comprenderà una raffinata collezione di acquari, nello stile dei giardini acquatici di Londra e Parigi.
    Questa impresa è eminentemente degna di successo, il quale sarà senza dubbio raggionto con le inusuali attrazioni presentate.
    Sabato sarà data una matinée e sabato sera (alle nove in punto) avrà luogo una grande esibizione con fuochi d’artificio.
    Alla fine del 1873, Lefebre tornò a New York per un breve ingaggio come clarinettista con l’rochestra di Henry Wolfsohn.
    Wolfsohn amministrò un ufficio dello spettacolo e un’agenzia per diverse decadi fino alla sua morte avvenuta nel 1909.
    L’interesse di Levebre di mantenersi come clarinettista professionista stava scemando. Presto decise di fare del saxofono il suo principale strumento e i suoi concentrati sforzi gli fecero alla fine guadagnare il titolo di “re del saxofono”.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  2. #2

    Re: I pionieri del sax: Edward A. Lefebre (1835-1911) Capito

    Molto interessante, grazie!
    Sax Alto - Selmer SA 80 serie II ('87)- Becco Vandoren AL3 /ance Vandoren Blue nr 3,5
    Sax Soprano - Selmer SA 80 serie II ('88) - Becco Selmer S80 D / ance Vandoren Blue 3

  3. #3

    Data Registrazione
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    Re: I pionieri del sax: Edward A. Lefebre (1835-1911) Capito

    Grazie David, molto bello...
    «La musica è un regalo e una difficoltÃ* che ho avuto sin da quando riesco a ricordare di esistere.» Nina Simone

  4. #4

    Re: I pionieri del sax: Edward A. Lefebre (1835-1911) Capito

    Come suonavano questi grossi complessi bandistici della seconda metà dell'ottocento?

    Di seguito una registrazione della Gilmore's Band datata 1899 registrata da Thomas Edison. Purtroppo Patrick Gilmore era scomparso già da 7 anni al tempo della registrazione. Si denota un livello tecnico e di preparazione musicale in genere molto elevato.

    [youtube3:3rkst3te]http://www.youtube.com/embed/MrFLyfMtQ2o[/youtube3:3rkst3te]

    Questa è invece è la Victor Herbert's Band che esegue la seconda parte dell'Ouverture de "Poeta e COntadino" di Suppé in una registrazione del 1898 registrata da Emil Berliner (pioniere dell'industria discografica moderna). In questa registrazione si può sentire la sezione di saxofoni.

    [youtube3:3rkst3te]http://www.youtube.com/embed/WUjitQPEL7c[/youtube3:3rkst3te]

    Questa è invece una incisione del 1898 di "Star Spangled Banner" suonata dalla Sousa's Band:

    [youtube3:3rkst3te]http://www.youtube.com/embed/MK3CCeauwFs[/youtube3:3rkst3te]

    Sempre la Sousa's Band nel 1909 che suona Star and Stripes forever:

    [youtube3:3rkst3te]http://www.youtube.com/embed/LCXFUqdu_KA[/youtube3:3rkst3te]

    E questa è l'orchestra de la Garde Republicaine nel 1910, spicca la sezione dei sax che è chiaramente udibile soprattutto all'inizio del brano:

    [youtube3:3rkst3te]http://www.youtube.com/embed/AcSmzqAYzIk[/youtube3:3rkst3te]
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

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