Bravo, il soloist è un gran bel becco da classica.
Recentemente, mi sto sempre di più convertendo alla camera larga (seguo il buon vecchio Rascher): ho inciso da poco le due Sonatine di Koechlin per sax e orchestra con un Otto Link Slant e a breve dovrò incidere i sette pezzi dello stesso autore con il tenore: sto alternando un Drake "Son of Slant" e un Otto Link Early Babbitt.
Anche sull'alto sono passato alla camera larga adottando uno Slant apertura 5.

I vantaggi della camera larga e senza ostruzioni di alcun tipo sono, oltre al suono in genere più scuro e pastoso, che se si hanno le idee chiare e se si lavora bene con l'aria e con la laringe il sax fa tutto quello che gli dici di fare.
I difetti sono praticamente contenuti nella mia precedente affermazione: la camera larga dando molta libertà non perdona se non si hanno le idee chiare e se non si gestisce bene la colonna d'aria.