Ciao David! Intanto spero che quel "concordo" non fosse stato riferito al mio aver divgato dal topic (dal momento che tu ne hai deciso l'argomento)...insomma...Vorrei non disturbare la cosa.

Tuttavia devo risponderti.
Chi insegna per insegnare (arte dell'insegnamento, sacra tecnica) tanto di ammirazione, chi insegna "pe' tirĂ* a campĂ*"...vada a fare il macellaio o il pescivendolo da qualche altra parte.

David ha scritto:
Ho visto come funzionano icorsi e so come si svolgono le selezioni del personale. Sinceramente se avessi un figlio non lo manderei mai e poi mai in tali istituti. Questa è ovviamente la mia opinione. motivazioni? mancanza di qualitĂ* assoluta nello studio musicale. Sembra che tutto lo sforzo sia incentrato sul saggio finale che deve piacere al genitore in modo da reiscrivere il figlio l'anno successivo.
Ritengo che prima di mettere in mano uno strumento sia necessario educare all'ascolto. Questo manca nel nostro paese e per questo motivo le sale da concerto sono vuote mentre le discoteche sono piene. Ritengo inoltre che per trasmettere una buona educazione alla musica non basti soltanto la scuola. E' necessario l'impegno dei genitori.
Ok...sono d'accordo anche quando dici che chi possiede certi privilegi, difficilmente li abbandona...Ma secondo me, anche in questo caso, dipende tutto dalla preparazione di chi insegna e lavora in quel momento, in quel contesto e soprattutto dal senso di rispetto del proprio lavoro di se stessi e degli altri...e cavolo ci sarĂ* un po' di erba fresca in mezzo a tanta paglia!!!
Una cosa importantissima che concordo pienamente con te è che l'ascolto serve...Non solo agire tramite le istituzioni (cosa non facile ma non impossibile). L'unica cosa che forse non tanto mi convince sono i genitori: cosa ne sanno di musica? I miei non sono musicisti, tutt'altro ....ho cercato tutto da sola ed ho trovato quel che mi piace perché sono stata io curiosa (e lo sono tutt'ora) nel farlo.

Grazie. A presto. Viola.