riconfermo l'interesse per l'articolo, ma ci sono delle cose che non mi risultano, tipo l'acquisto di strumenti da parte del Conservatorio di Bologna ed altre cose sparse qua e là..sarebbe interessante indagare..
magari nella tesi sono citate fonti e/o archivi ancora poco spolverati in Italia..tuttavia, ripeto, mi suona strano, non ho mai avuto la possibilità di avere della documentazione a riguardo né sono riuscito a risalire a niente del genere rovistando tra giornali, cronache mostre, cataloghi dell'epoca..
Qualche anno fa il Galpin Society Journal mi ha passato, da controllare, un articolo di una studiosa fiorentina sul sax in Italia..a tratti era molto interessante, se riesco a trovarlo ve lo posto