Citazione Originariamente Scritto da gene
Una ulteriore difficoltà del suonare sia tenore che alto, è nel diverso approccio "psicologico" verso i due strumenti in termini di improvvisasione, di altezza dei suoni, di fraseggio, di "sentire" certe note ... non facile per niente passare disinvoltamente dall'uno all'altro proprio per questo motivo "timbrico".
Per me, c'è la convinzione che l'alto "canti" (banalizzo il concetto per tentare di farmi capire) dalla seconda ottava in su, e devi suonare su certe altezze per farlo esprimere al meglio ... anche in questo il tenore è molto più spontaneo dell'alto, visto che ha un bellissimo registro grave, a saperlo usare è molto, molto espessivo e presente anche sul registro grave...... Ribanalizzo, quando riprendo il tenore, passati 10 minuti di riscaldamento, ogni tanto penso ....azz è gia finito lo strumento (non è in termini negativi quanto detto).... tanto per far capire il concetto di "altezza"....

eheh... e io quando ho sporadicamente provato l'alto ho sentito il bisogno di una prolunga :ghigno:
comunque mi sembra un'affermazione un po' fine a sè stessa quella del personaggio citato. Gira che ti rigira ogni taglio di sax se non te lo studi bene non ci tiri fuori niente di buono:

- il soprano è una bestiaccia, difficile da intonare e difficile da tirarci fuori un suono decente
- il contralto tende ad uniformare
- il tenore è incredibilmente espressivo... ma all'inizio è solo sirene di navi e cingolii di porte. ci vogliono anni a tirar fuori un buon suono dal tenore!
- il baritono è probabilmente il sax più spontaneo di tutti nell'emissione. La prima ottava difficilmente viene male, ma la seconda, agli inizi, è una vera segaccia!

Sicuramente i più comodi da suonare sono contralto e tenore.