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Ciao Max, sei un grande, rinnovo ancora i miei complimenti.

Prima di parlare di sax credo sia giusto un minimo di autopresentazione, sono un amatore che suona da diverso tempo, ho avuto e provato una infinità di strumenti, con un pò di presunzione, credo di riuscire a distinguere un sax che suona da uno che non rende, il resto è frutto di gusti ed opinioni personali. Amo il vitnage, soprattutto sul tenore, ma sul soprano sono aperto a nuove esperienze.
Detto ciò, ho posseduto per diverso tempo un 62 dritto con C# frontale, favoloso, perfetto, suono ricco, mai banale o nasale (a parte il manico ovviamente), semplice, immediato ma mai con l'idea di avere limiti dettati dallo strumento in sè.
Ho provato con attenzione nel corso del tempo un altro 62 dritto degli ultimi, ottimo sax, non ho notato molte differenze dal mio, e du 62 R sempre con C# frontale, uno tappato ed uno che suonava davvero bene, al quel però preferivo il mio dritto, forse solo per una questione di abitudine, in quanto non vi erano grosse differenze.

Recentemente ho acquistato un soprano Sequoia poi rivenduto, meccanicamente parlando lo ritengo il migliore in assoluto, è un sax incredibile per la cifra che costa, suono personale, ecc..., ma aveva il collo intercambiabile, che alla fine mal sopporto.
Stante questa inquietudine da malato mentale sono tornato a provare di tutto, tra cui anche il Ripamonti V jazz e diversi 82 Z e ZR.
Intanto, i Ripamonti suonano veramente bene, soprattutto il tenore, potente, immediato, scuro, e molto personale, sul soprano ho riscontrato una grande efficienza ma qualche limite sonoro, considerando il prezzo però la qualità mi pare molto elevata, anche se la meccanica mi ha lasciato qualche dubbio, in termini di robustezza e regolazioni (mie fisime mentali).

In sintesi ho provato 1 Z e 2 ZR, uno laccato ed uno argentato, il Z e l'argentato R non suonavano proprio, mentre il ZR laccato era BESTIALE. Il problema dei Yamaha è che arrivano in negozio non regolati, inficiando moltissimo la resa, e non si tratta solo di qualche vite di regolazione, ma anche di incollaggio dei tamponi e loro chiusura.
Il ZR bestiale invece, guarda caso, era stato appena regolato a puntino da un tecnico molto bravo. La mia opinione in sintesi è questa, questo 82 ZR che ho provato suona come e meglio del 62, anzi, ha più volume, le note non si assottigliano mai, ne in basso ne in alto, la seconda ottava è semplicemente favolosa, una presenza di suono che non avevo mai riscontrato in un altro sax. Meccaincamente è veramente robusto, ha una differenza abissale con l'875 (che in confronto pare un sax entry level, sul serio...), sebbene riprende i concetti dei vecchi 62 che sono leggermente più delicati. Ergonomia al top (il Sequoia è superiore). Rispetto al Ripamonti ritengo che la differenza sostanziale sia nella ricchezza del suono, nella sua complessità e presenza, il V jazz è più sottile, e subisce il collo intercambiabile. Altro aspetto assolutamente personale, ho confrontato questo 82 ZR con un R1jazz dritto, che va in una direzione completamente diversa, ma con lo stesso set up (becco BARI 74) l'82 era più scuro, nessuno dei due nasale o troppo papero, nonostante un canneggio leggermente più stretto (non vi sono differenze abissali in tal senso).

La nota dolente del 82 è il prezzo, costa come il 62 ma si svaluta e non ha il suo blasone, ma alla prova dei fatti sceglierei il nuovo 82 tutta la vita.