Pagina 4 di 6 PrimaPrima ... 23456 UltimaUltima
Risultati da 46 a 60 di 79

Discussione: Cronache da Francoforte 2012

  1. #46

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Non mi hanno fatto impazzire: concepisco l'utilizzo delle sintetiche in sostituzione della canna non perché amo un suono diverso dalla canna ma perché desidero avere un suono "tradizionale" ma senza i difetti che un materiale "organico" comporta (usura, variabilità a seconda delle condizioni atmosferiche differenze tra ancia e ancia etc...).
    Tutte le sintetiche che suonano "da sintetiche" per me risultano inutilizzabili pur riconoscendo la grande efficienza che molte sintetiche hanno.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  2. #47

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    non ci sarà più un distributore italiano per selmer ma solo una persona che farà da tramite tra la fabbrica e i rivenditori italiani..per vandoren funzionerà nello stesso modo ma l'azienda di questa persona avrà un magazzino con i prodotti vandoren

  3. #48

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    THEO WANNE
    http://www.theowanne.com



    Purtroppo dirò poco su questa azienda in quanto non ho potuto testare il sax Mantra a causa di un problema che ha colpito l'innovativa chiave d'ottava. In pratica la suddetta rimaneva aperta permettendo praticamente di prendere solo le note la la acuto in su.
    Peccato, lo avrei provato con enorme piacere. Le innovazioni introdotte (ad occhio ovviamente) riguardano principalmente la meccanica: il corpo sembra essere plasmato sempre su base "Selmer". Interessante l'introduzione del triplo anello sul corpo per permettere una regolazione ottimale del cordino (cosa già presente peraltro sui sax King d'annata oltre che sul basso selmer). Di più non posso dire.

    Per quel che riguarda le imboccature, ero partito da casa per provare un Gaia da soprano molto aperto (9 o più) ma purtroppo Theo aveva soltanto un 8. Di conseguenza anche in questo caso non posso azzardare pareri in quanto l'apertura è così diversa da quella che utilizzo abitualmente che non posseggo nemmeno le ance adatte per poterlo testare. Traspare in ogni caso la grande facilità d'emissione e spontaneità di questo prodotto.

    Emozionante è stato invece vedere il maestro all'opera: il Sabato Theo si è messo a ritoccare il becco Mantra (becco in metallo in dotazione con l'omonimo sax). Theo lavora in modo incredibile estraniandosi dalla realtà (rumorosa e confusionaria) che lo circondava nello stand al MusikMesse. Sembrava quasi che fosse in meditazione.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  4. #49

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Citazione Originariamente Scritto da Rag
    non ci sarà più un distributore italiano per selmer ma solo una persona che farà da tramite tra la fabbrica e i rivenditori italiani
    È l'inizio della fine? :BHO:

  5. #50

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Selmer: conoscendo molto bene i francesi non è improbabile che vada tutto a puttane!
    venderanno il marchio...

    @David Brutti: non voglio minimizzare però gli inglesi dicevano che tutto quello che non c'è non si rompe...
    certo che a livello immagine l'innovativa chiave d'ottava non ne esce molto bene.
    (potevano portarsi un ricambio o un secondo sax)
    peccato perchè il tuo punto di vista sulla nuova creatura di Theo mi sarebbe interessato parecchio! pazienza sarà per un'altra volta ;)

  6. #51

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Ma questo Mantra impossibile avere notizie
    Socio Fondatore Mark VI Society
    Tenore
    Selmer Mark VI 238XXX
    Eric Falcon Warburton 8*
    sempre e solo canna almeno 3
    Soprano
    Senza marca ma sicuramente Made in PRC
    Bari 66

  7. #52

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    x Gf e Federico: sapeste che curiosità che m'ha lasciato a me... :muro((((
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  8. #53
    Visitatore

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Ma non era G. Ford che disse che ''ciò che non c'è non si può rompere''? Comunque, qualcuno ha notizie più precise su Selmer? Ho anche io l'impressione che a breve vi saranno delle notizie spiacevoli...

  9. #54

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Daminelli a quanto ne so ha in magazzino gli ultimi selmer.
    Dopo questi non ne venderanno più.

  10. #55

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Potrebbe essere il sintomo di una crisi come detto da molti, o potrebbe anche essere che il mercato Italiano non interessa più tanto la Selmer.
    Mi spiego: il mercato di chi fa Jazz ormai è totalmente orientato sul vintage o su prodotti artigianali, amatori, studenti e quant'altro magari acquistano Selmer ma si rivolgono nell'80% dei casi all'usato di qualità (molti preferiscono il made in Japan sia nuovo che usato che è sicuro, affidabile e spesso costa meno). A mantenere lo status quo restavano gli studenti di conservatorio che (per quanto mi è dato di vedere) sono gli unici che potevano permettersi di spendere 3500-4000 euro su un Selmer nuovo fiammante, vuoi perché costretti da "docenti" poco informati e un pò pigri, ma anche quest'ultima categoria visti i tempi di crisi inizia a guardarsi attorno di più prima di acquistare la prima cosa che capita.
    Di conseguenza, attualmente è un mercato difficile per certo.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  11. #56
    Moderatore L'avatar di Blue Train
    Data Registrazione
    Oct 2007
    Località
    Genova
    Messaggi
    6,623

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Citazione Originariamente Scritto da New York nights
    Ma non era G. Ford che disse che ''ciò che non c'è non si può rompere''?
    Infatti, a proposito dell'essenzialità della Ford T, ma era Henry Ford...
    Fine OT

  12. #57

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Forse la Selmer si lamenta del fatto che l'importatore/distributore chiede percentuali troppo alte (e non solo l'ex distributore odierno... ma anche i precedenti).
    Il target di mercato di un Selmer "nuovo" generalmente se ne frega del fatto di quello che si sente/dice/scrive in giro, compra un Selmer "nuovo" perchè "deve" (in certi ambienti, avere un Selmer è una cosa abbastanza psicologica... visto e considerato l'uso che si andrà a fare dello strumento).

  13. #58

    Re: Cronache da Francoforte 2012


    http://www.eppelsheim.com

    Ed eccomi arrivare a parlare di questo geniale costruttore e delle sue invenzioni-innovazioni.
    Non è la prima volta che testo i prodotti di Benedikt ma ne parlo sempre con estremo piacere.
    Quest'anno al Musik Messe Benedikt ha portato un bel campione della sua scuderia:

    TUBAX IN MIb:

    Lo so non è una novità, ma è sempre un piacere ri-testare il mitico contrabbasso compatto, un gioiello della meccanica.
    Le dimensioni sono poco più di un sax baritono, quindi è molto compatto e agile da trasportare. A livello meccanico si raggiungono delle vette altissime: le numerose e lunghe aste non inficiano l'agilità meccanica (si ha l'impressione di suonare un alto per quanto è agile).
    Sul pollice sinistro (al posto del la grave del baritono) è presente una 3a chiave d'ottava che permette di facilitare il registro sovracuto: in pratica tale chiave apre un foro in una zona del collo vicina al bocchino che favorisce l'armonico di 12ma aumentando le possibilità espressive dello strumento.
    Ovviamente, a causa del canneggio molto piccolo il volume sonoro risulta ridotto rispetto a un contrabbasso compatto, ma ovviamente se si vuole praticità nel trasporto da qualche parte bisogna tagliare.

    CONTRABBASSO COMPLETO IN MIb DISCENDENTE AL LA GRAVE

    Ed ecco la rivisitazione made by Eppelsheim del contrabbasso "tradizionale" NON compatto. Si tratta di un gigante alto quasi 2 m.
    Colpisce al primo colpo la presenza del La grave (la chiave è stata posta sotto al portavoce come nel sax baritono) e il collo che è forgiato in modo "circolare" per evitare le turbolenze che spesso possono essere generate nelle varie ritorte dello strumento.
    Il sax si suona su di uno stand apposito che consente di regolarne l'altezza e l'inclinazione.
    Il suono è ottimo ed estremamente profondo. Come tutti gli strumenti "estremi" occorre una preparazione particolare e una cura estrema per quel che riguarda la respirazione e l'emissione (se si sbagli qualcosa l'aria finisce subito e non è piacevole), ma rispetto ai contrabbassi "vintage" che ho avuto occasione di provare nel tempo (un Kalison made in Italy degli anni '60 e un Buescher anni '20), il tutto risulta più facile e immediato.

    SOPRILLO IN SIb:

    Passo da un'estremo all'altro a testare l'ottavino dei saxofoni. Il soprillo in Sib è un sax sovracuto tagliato un'ottava sopra al consueto soprano.
    L'estensione del soprillo va dal Sib grave (Lab secondo spazio in suoni reali) al Mib (Reb scritto). A un primo sguardo traspare la volontà di Benedikt di non voler rinunciare a nulla: eccetto le chiavi degli acuti estremi (che sono praticamente impossibili da piazzare in quanto si andrebbe a bucare il bocchino), questo micro-sax ha praticamente tutto compreso un mini-tasto per il sib alternativo (il cosiddetto P) che è ridotto a una piccolissima spatola ma c'è!
    Una nota particolare al bocchino: il becco del soprillo è della HSM mouthpieces (http://www.hsm-masterpieces.com ) progettato e disegnato quindi da Daniele Lucchetta. Devo dire che l'ultima volta che provai il Soprillo a un Musik Messe di qualche hanno fa, lo strumento non mi aveva fatto impazzire. L'emissione era piuttosto difficile e il registro acuto molto tosto da raggiungere.
    Sarà che sono migliorato io o sarà quasi certamente a causa del bocchino, quest'anno non ho avuto particolari difficoltà a suonare su tutto il registro.
    Un'ultima nota sul becco: lo strumento è talmente piccolo che uno dei portavoce è posizionato proprio sul bocchino.

    SOPRANO IN DO (by Eppelsheim & Reese):

    Benedikt con questo innovativo progetto vuole dare onore e gloria alla tanto bistrattata famiglia dei sax "sinfonici" (in Do e in Fa).
    Fino ad oggi l'unico modo per poter suonare un sax soprano in Do è di prendere un vintage con i pro e i contro che ne conseguono. Il limite principale del vintage è che ad eccezione dell'Holton (introvabile, credetemi) i soprani in do hanno un'estensione che va dal Sib al Mib rendendo difficile un utilizzo nella musica "moderna". Inoltre i modelli intonati di questo particolare strumento si collocano alla fine degli anni '20, anni nei quali il suddetto cugino del Soprano in Sib iniziava a cadere pesantemente in disuso.
    Eppelsheim riprende questo antico progetto dotando lo strumento di tutte le chiavi e portando l'estensione dal Sib grave al Fa# acuto. Non manca nemmeno la chiave dei sovracuti. Il suddetto inoltre è fornito esclusivamente a pezzo unico (e sapete quanto io sia fermamente convinto che avere meno spezzettature della canna aiuti a ottenere uno strumento acusticamente superiore e con una minore incidenza di difetti, nonostante chi ha interessi nel vendere tali prodotti tenda a minimizzare).
    La meccanica dello strumento è moderna e funzionale e ovviamente "selmer style".

    Speriamo che nel futuro Benedikt si dedichi a dare nuova luce all'alto in Fa e al tenore in Do.

    Altri strumenti presenti nello stand di Benedikt sono il clarinetto contrabbasso e il contrafforte, un nuovo tipo di controfagotto (che non sono in grado di testare).
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  14. #59

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Sapete dirmi, io non sono mai stato a Francoforte, se c'era anche uno stand della Blashaus? :slurp:
    Qualcuno è riuscito a provare una di quelle belve usate dai grandi nomi? Non credo sia un'azienda grande....
    e se sì che impressioni? :saxxxx)))
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  15. #60
    Visitatore

    Re: Cronache da Francoforte 2012

    Per quanto possono valere le mie impressioni...
    ho acquistato una Rovner Platinum per tenore ed una per soprano.
    Il mio set up, tenore Drake Sos 8 con Legere S 3,25 e al soprano Bari 74 con Legere S 2,75.
    Beh...sintesi della sintesi, meravigliose. Migliorano il volume, l'omogeneità tra i diversi registri, sembrano legare molto di più tutte le note dello strumento senza modificare in alcun modo il timbro. Avevo il timore che potessero schiarire leggermenta la voce, invece non ho trovato un effetto sulla timbrica, ma solo sugli aspetti, per così dire, tecnici.
    Dopo dieci minuti di uso ci si dimentica subito del nuvo giocattolino, ma non perchè, come spesso accade, l'effetto magico è svanito facendo emergere i soliti difetti dello scarso esecutore, ma perchè ci si abitua subito ad una emissione più omogenea e confortevole.

    Un grazie a David che le ha segnalate sul forum.

Pagina 4 di 6 PrimaPrima ... 23456 UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Discussioni Simili

  1. 08-29/07/2012 Sebino Summerclass 2012 (BS)
    Di Alessio Beatrice nel forum Seminari, master, concorsi
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 8th June 2012, 00:12
  2. Jazz nel 2012
    Di seethorne nel forum La musica in generale
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 28th November 2011, 19:26

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •