posto due righe da ropie che descrivono quello che fa:
"Vivere non è forse, per molti versi, improvvisare?
Prendere decisioni rapide, impreviste, che a volte prendono in contropiede noi stessi! Sfruttare a nostro vantaggio occasioni prese al volo, esprimere in maniera chiara le nostre idee, ascoltare ed elaborare quelle degli altri, conversare amabilmente ed anche litigare, se necessario...
L'improvvisazione, che lo vogliamo o no, fa parte della nostra esperienza quotidiana: nella musica, come nella vita di tutti i giorni, è un'arte che si apprende e si affina con l'esperienza diretta.
L'obiettivo di questo incontro sarà quello di prendere maggior confidenza con una pratica che in realtà conosciamo tutti molto bene, ma di cui spesso ignoriamo le potenzialità latenti. Il fine non è tanto affinare un'"estetica" dell'improvvisazione musicale fine a sè stessa, quanto lo sviluppare alcuni strumenti pratici utilissimi (prontezza di riflessi, capacità di ascolto, concentrazione e di sintesi, capacità di valutare il "peso" dei propri interventi, attitudine al "rischio") a prescindere dai generi musicali affrontati solitamente dagli allievi.
Verranno prese in esame diverse tecniche improvvisative: dalla improvvisazione "concertata" ("conduction") a quella più libera e "senza rete", ai "game pieces" come "Cobra" di John Zorn, ma senza tralasciare l'utilizzo di semplice materiale scritto sul quale basare l'azione musicale.
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