"non è una musica che descrive o racconta...ma che si definisce di volta in volta...è come camminare per una metropoli...migliaia di persone che camminano verso una direzione ignorandosi a vicenda...ognuna avrÃ* un passo, dei pensieri, un respiro diversi...l'"utopia" colemaniana è un po' questa..." E' proprio così, il mistero è l'incontro improvviso e imprevedibile che avviene tra i musicisti, come nella realtÃ* tra persone che si trovano per caso e un qualcosa li unisce. E' certo difficile il concetto, per apprezzare Coleman (che a me non piace granchè), ma soprattutto il free in generale (che invece mi piace da morire), bisogna eliminare preventivamente come metri di giudizio e punti fermi, certe caratteristiche di suono e organizzazione che vengono considerate essenziali nella musica "ortodossa", sia classica che popolare, che comunque ha subito l'influenza europea, compreso lo stesso jazz fino al bebop e post free, d'altronde anche la scala blues è stata europeizzata, vista che terzo e settimo grado sono stati inquadrati perfettamente, mentre originalmente erano delle note per noi stonate, indefinibili su di un pianoforte.. Siamo usciti fuori topic, ora basta! Ornette suona, divertiti e non ti abbattere!
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