@tzadik: temo che tu abbia avuto un brutto rapporto con la critica musicale, cosa molto facile visto il livello medio soprattutto di quella italiana (con qualche lodevole eccezione). Un critico vero (musicale, ma anche artistico o letterario) conosce eccome i fondamenti, anzi molto di più dei fondamenti, della materia di cui si occupa. Solo che deve cercare di ampliare l'orizzonte e non può accontentarsi solo di quella conoscenza, deve avere un bagaglio molto ampio di saperi altrimenti è un cialtrone che parla con l'intestino, come giustamente scrivevi. Uno dei più grandi di tutti è stato T. W. Adorno che, oltre che filosofo e sociologo, era anche musicista e compositore. Non a caso, personaggi di piccolo calibro tipo Berg, Schonberg o Webern, certo non al livello di Brecker o Pat Metheny, lo consideravano una stella polare.