ho seguito con interesse questo messaggio.
le tesi sostenute sono interessanti.
condivido l'importanza dello studio degli armonici e la sua rilevanza in uno studio di questo tipo.
sono invece molto scettico sul risultato ottenuto (non tanto per il risultato in se)ma per il procedimento utilizzato.
nel senso che non ho motivo di dubitare che quel Buesher appaia più intonato o con un "qualità timbrica" migliore.
ma non devono essere dimenticati alcuni aspetti che per noi sassofonisti sono noti.
intonazione e timbro sono il frutto di emissione stretta setup e sassofono più altre interferenze.
l'emissione intesa sia come spinta dell'apparato respiratorio diaframmatico , sia come attivita dell'apparato della laringe opera addirittura senza la nostra piena consapevolezza.
non può considerarsi quindi prova oggettiva quando una delle variabili della produzione del suono è incontrollata.
se con lo stesso sax cambio setup sia dal punto di vista della resistenza sia della apertura sia della forma della camera ecc..
non è proprio possibile replicare esattamente stretta posizione del labbro emissione ecc...

cosa intendi per fori aperti e chiusi?
se ad esempio suonare il do come primo armonico (posizione do basso tasti chiusi)
e stesso suono sulla posizione del do come posizione naturale .
se intendi questo parte della tecnica degli armonici si basa proprio sul principio di comparazione che tende a rendere eguali i suoni.
l'emissione corretta sarà quella che li rende eguali