nicola, per curiosità, ma che senso avrebbe disargentare un corpo? Piuttosto, nel caso che in qualche punto l'argentatura sia andata via, è possibile intervenire localmente?
nicola, per curiosità, ma che senso avrebbe disargentare un corpo? Piuttosto, nel caso che in qualche punto l'argentatura sia andata via, è possibile intervenire localmente?
Alto Yamaha 875 EX Gold Plated
Tenore Rampone & Cazzani Performance
Flauto Muramatsu SR Heavy
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Come ha già detto il_dario, si può intervenire localmente (con penna galvanica) ma è un argentatura "a freddo" poco resistente, si usa farla per ritocchi piccoli, NON in zone di contatto con le dita.
Dis-argentante ha senso se uno vuole tenere lo strumento ottone "nudo".
Dis-argentante per poi ri-argentare, ha senso se si vuole fare un lavoro esteticamente perfetto e duraturo.
Depositare argento nuovo sul vecchio "a chiazze" è rischioso, poiché nel processo, l'argento vecchio potrebbe sfogliarsi e non fare "attaccare" bene il nuovo.
Se l'argentatura è molto compromessa, se si vede l'ottone sotto in alcuni punti, se anche l'ottone è logoro (superficie non liscia, va lucidata bene, argentatura pochi micron non copre imperfezioni sottostanti). Va tolto tutto argento vecchio e rimesso il nuovo, soprattutto perché, per fare in modo che l'argento nuovo non si tolga alla prima lucidata nelle future manutenzioni, sull'ottone va dato prima un "flash" di rame. (Alcuni produttori fanno argento su ottone, per "scelta acustica" probabilmente, e si toglie solo a guardarlo... )
Si può usare argento di vario tipo (dal 925 fino al 1000)
Non sono molti i laboratori di riparazione fiati che hanno certe attrezzature costose, forse due o tre in Italia...e son più costruttori che riparatori... ci vogliono anche le competenze e conoscenze per usarle.
Le galvaniche a cui ci si appoggia solitamente sono orafe (in Italia conosco solo una che fa strumenti abitualmente) fanno candelabri, anelli, crocifissi.
Bisogna saperci dialogare, per dargli le giuste direttive...
Io adoro i sax bicolori (e pensare che i soliti americanoni li detestano e diverse volte associano le finiture bicolori solo a sax economici da studio come i vecchi Selmer Bundy quando li facevano ancora ad Elkhart...sò strani 'sti americani...![]()
), e per fortuna sia il Mark VII tenore che l' alto Grassi Wonderful (il "senza nome" le ha solo nichelate...) quando li ho presi erano tutto sommato ben messi come argentatura, anche sulle parti a contatto diretto con le dita; solo il Mark VII ha il tasto chiave d' ottava con l' argentatura "andata"...ma per ora va bene così...
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concordo con l'apprezzamento del sax bicolore...ciò che mi spinge ad intervenire è che ormai il mio serie 1 è diventato arlecchino: lacca residua al 50%, slaccato e chiazzato con ossidazioni varie nella parte del corpo restante, argentatura pulita ed argentatura ossidata alternata a parti in cui è venuto fuori l'ottone nudo in diverse chiavi...
Però le pelli sono in buono stato, per cui mi riservo di decidere se togliere l'argentatura quando dovrò ritamponare, per ora intervengo sul fusto ed amen...
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