Sono alla ricerca di un nuovo spunto per lo studio, perche’ con quello che faccio attualmente sono arrivato ad un punto abbastanza morto.
Attualmente, dovendo improvvisare su un brano, sono in grado di fare tutti gli arpeggi possibili ed immaginabili sugli accordi, di improvvisare sulle note degli stessi e sulle scale sottese. Le improvvisazioni che vengono fuori sono magari “corrette” ma senza dubbio molto povere: quella che ho raggiunto e’ una base tecnica tutto sommato decente, ma e’ appunto una "base tecnica", e quindi un punto di partenza per qualcos’altro.
Il punto e’: cosa deve essere questo “qualcos’altro”? Avrei pensato, dopo essermi riletto decine di post qui su SF, di lavorare in maniera intensiva (diciamo pure "ossessiva" :lol: ) sulle progressioni II-V-I, in queste due direzioni (prendero’ ad esempio D-7 / G7 / Cmaj7 ma vale per tutte le progressioni maggiori e minori):
1. Suonare un pattern in Dm7, suonarlo un semitono sopra/sotto in G7, per poi risolvere su una nota di Cmaj7, ad esempio:
Re Fa La Do | Mib Solb Sib Reb | Mi |
Farei questo esercizio con una grande varieta’ di pattern, ed in tutte le tonalita’ maggiori e minori.
2. Suonare, sempre sui II-V-I, su scale diverse dal solito dorico + misolidio + ionico, ad esempio potrei usare la WH sul V7.
Questo e’ quello che avrei pensato… vi sembra un aprroccio sensato o rischio di buttare il mio tempo?
Prima di chiudere il post, e’ utile che specifichi una cosa: sono cosciente che un esercizio utilissimo e’ quello di ascoltare i grandi, trascriversi alcune frasi ed interiorizzarle. Ho in mente di farlo, ma non adesso: la mia idea sarebbe di farlo come prossimo passo.