ciao
io non consigliavo l'uso della ceralacca,dicevo solo che ove non si trovasse la gommalacca si può utilizzare al suo posto la ceralacca che è quasi la stessa cosa trattandosi d'una miscela di gommalacca e trementina veneta e cariche coloranti...oltretutto non c'è convenienza nel preferire la ceralacca alla gommalacca essendo quest'ultima meno cara.Anche la gommalacca ha origini animali e si può utilizzare direttamente a scaglie e scioglierla direttamente scaldandola al momento dell'utilizzo.
per quel che concerne la colla erroneamente definita "a caldo",si tratta d'una sostanza sintetica venduta a bastoncini che viene fusa con una pistola che ha un collare elettrico che scalda il bastoncino facendo colare la colla. Questa colla è secondo me la peggiore che si possa usare per fare il lavoro di ritamponatura essendo una sostanza morbida ed elastica,cosa che a mio avviso contrasta con la necessità d'avere il minor assorbimento possibile rispetto alle vibrazioni:si mettono risuonatori metallici e poi si fissa il tampone con una specie di materasso,mi sembra un controsenso. Bisogna ricordare che quando nacque il sax non erano molte le colle da poter utilizzare e che avessero la caratteristica di ammollarsi scaldandole e reincollarsi freddandosi e la gommalacca e la colofonia sanno fare questo mestiere. Per come la penso io,anche sui sugheri userei la gommalacca,però so che molti riparatori usano il bostik.
il nero :saxxxx)))