Per come la vedo io... la musica e i vari format musicali sono comunque soggetti alle leggi di mercato... e parliamo di intrattenimento.

È giusto che il promoter abbia un qualche tipo di "ritorno" di qualche tipo.
Piuttosto spesso invece è il promoter a essere poco competente.

Generalmente, il costo non è un problema dipende qual è il "ritorno" per il promoter.
Qui si chiama in causa il tipo di format che il musicista (o chi per lui) propone al promoter... e come viene proposto e pubblicizzato.
Nessuno fa niente per niente.


Quindi per me "tempi duri per la musica dal vivo" a me non dice niente: chi vende "qualità", non ha mai problemi... il problema è capire come vendere questa qualità e come far sì che questa "qualità" abbia visibilità e grande partecipazione da parte del pubblico.
Questo vale anche a bassi livellli...