Comprendo le perplessità via via che sono state espresse... e che corrispondono
fondamentalmente ad una questione di gusto.
Ma il gusto che ciascuno di noi può avere, nulla toglie alla qualità di ciò che viene espresso.

Se andate ad ascoltare un improvvisatore, che sia Stetson, Liebman o qualunque altro
la sorpresa è sempre alle porte: il bello è anche e soprattutto questo...
se ciò vi dà fastidio, andatevi ad ascoltare qualche bravo esecutore.

Per quel che mi è capitato di osservare, Liebman ad esempio, in situazioni di club, tende ad essere piu' vorticoso
e centrifugo; in festival, piu' ufficiali, può capitare di ascoltarlo quasi fosse un classico,
no sbavature, nè centrifugazioni (mi è capitato di ascoltarlo, non ricordo se a Villa Celimontana
o alla Casa del Jazz in estate, qualche anno fa ed è stato di una pulizia quasi accademica,
insolita e inedita, quasi leziosa per il suo stile).

Un improvvisatore ha mille sfaccettature e a seconda dei casi e/o delle circostanze
può decidere di farne vedere solo alcune o solo una...
Una circostanza non fa un caso da sottoporre a processo.
Improvvisare è decidere di viaggiare senza sapere quale sia la meta finale:
dipende da come ti senti, come percepisci il luogo dove sei, il pubblico presente ed una serie di altre variabili
tutto ciò influisce sulla qualità emotiva, stile e svolgimento della performance.