Come si faccia in finale non lo so, ma posso spiegarti cosa vuol dire.
Quando registri una traccia suonando uno strumento MIDI, il tuo sistema produce uno spartito il quale riportera' quanto da te suonato "al massimo grado di fedelta' possibile".
Il "massimo grado di fedelta' possibile" rende pero' illegibile lo spartito: ogni piu' piccolo anticipo o ritardo, voluto o meno, dell'esecutore trovera' corrispondenza nello spartito: questo conterra' quindi una miriade di note da 1/64, pause, tripli punti... un casino che la meta' basta.
Per rendere leggibile lo spartito, si ricorre alla funzione di quantizzazione: in pratica si dice al sistema di scrivere lo spartito approssimandolo ad una durata minima che decidi tu: se ad esempio decidi che la nota minima deve essere una croma, e che la pausa minima deve essere da un ottavo, tutto quello che non dura esattamente un multiplo di un ottavo, o che non parte e/o non finisce ad un ottavo esatto, viene approssimato in scrittura affinche non vi siano note e pause inferiori all'ottavo.
L'intero spartito viene quindi riscritto usando note e pause maggiori od uguali di un ottavo.
Questo, solitamente, non ha alcuna influena sul file MIDI in se, il quale rimane quello originale e verra' riprodotto esattamente come fu suonato all'origine; in altre parole la funzione di quantizzazione agisce a livello di presentazione, e non modifica il file a meno che questo non venga espressamnete richiesto al sistema.