Rivitalizziamo questo thread! mi sembra interessante!
Ottima sintesi di Martine!
Aggiungerei qualche nome di contemporanei Europei, in ordine sparso:
Eberhard Weber, Edward Vesala, Jan Garbarek, Scott Hamilton, Tomasz Stanko, Bobo Stenson, Alexander Von Schlippenbach, John Surman...
A mio avviso tutti grandissimi compositori e strumentisti! Forse la cosa che appare più interessante ascoltando la loro musica, è che hanno un approccio più svincolato dai canoni del mainstream attuale (Hard Bop); mi sembra che il jazz europeo abbia fatto tesoro delle esperienze del jazz (dal New Orleans al Free), e che si sia lasciato colorare dalle estese e profonde radici culturali della musica Europea, incluse il folk popolare nordico, o la musica colta degli ultimi secoli.
In particolare ho l'impressione che i musicisti europei che hanno abbracciato l'idioma Jazz abbiano quasi tutti una grande conoscenza musicale che proviene dalla tradizione classica, in particolare per l'uso dello strumento. Pensate che il Jass Creolo di inizio del '900 era suonato da musicisti che per lavoro erano in grandi orchestre sinfoniche o d'opera; quando a New Orleans subentrarono le leggi razziali, questi musicisti si ritrovarono emarginati, e costretti ad adattarsi a suonare in ambienti ben diversi, segregati, quindi a suonare musiche da ballo, con poliritmie di origini africane e le influenze del Blues provenienti dal Delta del Mississipi...
In USA, come anche in Eu, ora esistono molte scuole specifiche di Jazz, il che può essere un gran bene, innalzando la qualit* esecutiva degli strumentisti, ma allo stesso può diventare limitativo se i musicisti non si lasciassero influenzare anche da altre forme ed idiomi per poi reinterpretarle (impara l'Arte e mettila da parte)...
In Italia ci sono sicuramente ottimi musicisti Jazz tra i quali: Dado Moroni, Enrico Rava, Giorgio Gaslini, Franco Ambrosetti, Paolo Fresu, il giovane talento Francesco Cafiso, il compianto Massimo Urbani... Il problema è che in Italia la cultura della musica è veramente un ... disastro! e la cosa fa ancor più rabbia se si pensa alla grande tradizione musicale di questo paese! Se negli USA i giovani ragazzi prendono in mano uno strumento gi* alle elementari (da Armstrong a Coltrane), qui gli insegnanti di musica nelle scuole pubbliche hanno ben altri grattacapi da affrontare, oltre all'assoluta ignavia ed arroganza dei giovani 'studenti'!