guarda, jazz è una parola che ora come mai non ha senso, e sinceramente non credo lo abbia mai avuto veramente...
non sono d'accordo sul fatto che non se ne parli, io cerco sempre di postare video di musicisti quantomeno ancora vivi, che riescono ancora ad andare al bagno da soli =)

concordo in parte con zkalima sulla standardizzazione di certi linguaggi, ma riscontro in generale una poca voglia di guardarsi intorno.
secondo me la maggior parte di questi discorsi partono dalla poca curiosità degli ascoltatori.

le liste sono un po' sterili, ma ci sono in giro tanti bravi musicisti che, a loro modo, ci provano.
ci riescono? non lo so...ma provarci per me è già una grande cosa.

se vuoi ti dico alcuni nomi da cui partire. rimanendo in ambito sassofonistico penso che chris speed sia un musicista molto interessante, sempre attento e con una precisa identità e poetica. Fra i tenoristi delle ultime generazioni è forse il mio preferito (altri nomi fra parentesi: Tony Malaby, Chris Cheek, Mark Turner, Chris Potter, Seamus Blake)
il sax alto è il mio strumento e difficilmente trovo gente che mi piace, ultimamente pero' ce ne so davvero un sacco. Andrew d'Angelo (con un suono bellissimo ed un cuore grande), Rudresh Mahantappa e salendo con gli anni Dave Binney e poi i "vecchietti" Steve Coleman e Greg Osby che tanto hanno influenzato il jazz delle ultime decadi.

continuo per strumenti in base a quello che mi viene in mente.
prova ad ascoltare i gruppi di Jim Black, un batterista ma soprattutto un musicista incredibile. Altri batteristi che amo sono Matt Wilson, Brian Blade...

e poi c'è in giro uno come Jason Moran, un musicista gigantesco davvero, mai fuori posto e sempre coerente a se stesso.

Jakob Bro, wayne krantz, rosenwinkel e altre secchiate di bravissimi chitarristi

insomma la piano qui. il trucco è tenere le orecchie bene aperte...
il problema secondo me è che spesso si cercano le cose sbagliate nei posti sbagliati, per questo non si trovano =)