Ciao a tutti volevo chiedere ... fermo restando che il sassofonista abbia trovato la pace con lo strumento e abbia un saldo punto di riferimento (come me sul mio tenore Mark VI) :yeah!) ma mettiamo anche che non abbia questo punto fermo ....
secondo voi come mai la maggior parte dei saxofonisti una volta trovato o non trovato lo strumento per la vita, sente l'esigenza (che diventa poi un tarlo) di cambiare comunque spesso becco e non trova pace ....? lo fa per esigenze legate alle diverse sonorità?
siamo sicuri che sia davvero una ricerca per migliorarsi secondo voi?
Apro questa discussione perchè spesso tra sassofonisti ci chiediamo: quanto tempo devo tenere o suonare un becco per capirlo davvero a fondo e sfruttarlo bene? c'è chi dice almeno 6 mesi, chi un anno ....
personalmente posso dire di avere tenuto il mio buon vecchio otto link STM 7* per quasi quindici anni e di conoscerlo moolto bene...forse si può arrivare a dire che mi sono forgiato sull'otto link in metallo e a questo punto ne capisco davvero le potenzialità.
E allora come si può tenere un becco per pochi mesi e poi cambiare e ricambiare senza magari avere nemmeno l'idea del suono che si vuole in testa?
Insomma in parole povere: siamo sicuri che chi cambia spesso becchi non sia solo affetto da GAM (Get Another Mouthpiece) e che questa malattia non sia contagiosa? in effetti non so voi ma....sembra aver contagiato anche me...forse dovrò far visita al buon simone borgianni per capire se sono davvero malato facendogli visitare i miei becchi! :ghigno: