DALLA AUTOBIOGRAFIA DI MILES DAVIS: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti siano dei gran pigroni: resistono ad ogni cambiamento e tengono duro sulle loro vecchie posizioni perché sono troppo pigri per cercare qualcosa di diverso...i vecchi musicisti restano fermi dove sono e diventano pezzi da museo, sotto vetro, sicuri e facili da comprendere, intenti a suonare all'infinito la loro robaccia antiquata. e poi se ne vanno in giro a dire che gli strumenti elettronici stanno mandando all'aria tutta la musiche e le tradizioni. Bè io non sono così, e non lo erano nemmeno Bird o Trane, o Sonny Rollins o Duke o chiunque abbia voluto continuare ad essere creativo. Il bebop era cambiamento, rivoluzione. Non si trattava di rimanere fermi e di mettersi al sicuro. se si vuole essere creativi bisogna avere il coraggio di cambiare. Vivere è un'avventura, una sfida. Quando la gente viene da me e mi domanda di suonare "My Funny Valentine" e roba vecchia che ho fatto quando loro scopavano con una certa tipa e la musica li ha fatti stare bene, posso capirli. Ma gli dico di comprarsi il disco. Io non sono più fermo là e devo vivere per quello che è meglio per me e non per quello che è meglio per loro...Anche se volessi suonare questi vecchi pezzi non riuscirei più a trovare la gente capace di suonarli nel vecchio stile".