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Discussione: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

  1. #16

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    A me mi piace molto Tutu :ghigno:
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  2. #17

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    :lol: a me ummi garba quasi nulla della roba dopo il '75... il suo ritiro dalle scene... il ritorno, dopo le prime cose ganze we want miles e il disco dopo mi par che faccia parekkie markette ...hardcore!!

  3. #18

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    Sì, ma a me mi piace molto Tutu, però.
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  4. #19

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    diobono l'ha pure prodotto i mì zio Tommasuzzo!!

  5. #20

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    zio Tommasuzo, venditore di merluzo al mercato di Milazo... e l'è vero deh!!! Tommy LiPuma...
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
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  6. #21
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    4,734

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    a mio parere davis aveva una capacità/furbizia poco comune ad altri...cioè "guardava" cosa stava succedendo e si inseriva prepotentemente ottenendo qualcosa di più avanti, ma senza in realtà inziare un discorso completamente nuovo...mi spiego con un semplice esempio: quando decise di cambiar rotta e andare sulla nascente fusion, erano diversi anni che Cannonball Adderley e gruppi pseudo rock mischiavano jazz, improvvisazione e altro a ritmiche più dure e "funky", Davis assorbì questo andazzo e lo tradusse in una musica assurda, futuristica, sfruttando anche le nuove tecnologie oltre che i talenti giovanissimi che più di lui probabilmente avevano capacità tecniche per suonare quelle cose...si è grandi anche senza inventare dal nulla ma elaborando da diverse fonti...poi c'è anche la componente, e questo già da shorter e gil evans, dell'aver sfruttato il talento compositivo di giovani collaboratori per ultimare degli album che apparivano comunque a suo nome, e qui se ne possono trovare a decine...
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
    Tenore Grassi Wonderful '81
    Otto Link STM Usa 7*, Otto Link STM 105 Floridizzato da Paolo Porta, Rigotti 3 Strong
    Alto Grassi '76,
    Otto Link HR 7*, Rigotti 2 strong
    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  7. #22

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    per quanto riguarda il primo periodo elettrico (68-75) Davis trasse ispirazione da Hendrix, James Brown e Sly Stone introdotte a lui dalla sua fidanzata dell'epoca Betty Davis , dalle sue parole e dai suoi biografi (per esemopio libro che ho divorato più di una volta "lo sciamano elettrico")
    sempre nel mio piccolissimo, quelle sono tuttoggi anche mie principali influenze musicali. :D

  8. #23

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    Citazione Originariamente Scritto da pumatheman
    a mio parere: parlare di "numeri uno" del "genere x o y" è una visione "da classifica" della musica e quanto di più distante ci sia dalla natura di questultima. Le classifiche di vendite e dei critici per mio parere sono chiacchere da parrucchiere :D
    L'estrazione sociale si influenza pesantemente la crescita sociale e culturale Davis anche se poi il suo carattere e la sua "visione" erano i veri "motori" del suo agire.
    La virtuosità strumentale è una cosa bellissima e utilissima ma senza carattere e visione, a mio parere, è un solo bel soprammobile da mostrare agli altri.
    parole sante...fare gara nella musica è indice di stoltezza..
    TENORE KEILWERTH SX 90R;ABSOLUTE ST PLUS 8*;DRAKE JAZZ 8;
    ALTO YANAGISAWA A902;JODY JAZZ HR 6M
    SOP. GRASSI PRESTIGE DELL' 81;VANDOREN V16 S6
    Ance:Dipende

  9. #24

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    Citazione Originariamente Scritto da pumatheman
    a mio parere: parlare di "numeri uno" del "genere x o y" è una visione "da classifica" della musica e quanto di più distante ci sia dalla natura di questultima. Le classifiche di vendite e dei critici per mio parere sono chiacchere da parrucchiere :D
    L'estrazione sociale si influenza pesantemente la crescita sociale e culturale Davis anche se poi il suo carattere e la sua "visione" erano i veri "motori" del suo agire.
    La virtuosità strumentale è una cosa bellissima e utilissima ma senza carattere e visione, a mio parere, è un solo bel soprammobile da mostrare agli altri.
    Ci sono e ci sono stati musicisti avventurosi e geniali poveri e rimasti poveri... morti poveri... magari che han fatto anche altri lavori per campare se la loro musica non gli dava sostentamento... oppure fanno markette ma poi quando fanno le loro cose, le han fatte senza compromessi, forse non è così scontato che le scelte di un musicista siano "vittime" dell'economia..o per dirla in modo più universale le scelte di un artista sincero non siano vittime dal mercato... a mio parere è una scelta quella di fare musica di plastica o musica tipo "pappa riscaldata" o più semplicemente commerciale.

    quando i parrucconi dicono che con la Bitches Brew, On the Corner abbia fatto una mera scelta commerciale mi fanno pena, sfido qualcunque orecchio poco allenato alla musica "non commerciale" ad ascoltare questi 2 duischi per più di 5min senza battere la testa nl primo spigolo... :lol:

    Quoto Dany, la societa competitiva e spietata inculca e favorisce il riciclaggio e standardizzazione di approcci e modi preconfezionati che secondo me non rendono giustizia alla Musica ed alla Creatività.

    Il modo di fare musica di Davis ha tutta un impronta mirata ad esplorare la musica talvolta in una direzione talvolta in un altra, e non ha mai avuto l'intenzione di intrattenere il pubblico, forse era più dell'idea di sfidarlo e/o ispirarlo.
    Dico un altra cosa blasfema: non credo che sia stato "uno scopritore" eccezionale di talenti, mi piacere "leggere" il suo approccio come: "il gruppo e la musica prima di tutto", nelle sue band sento sempre tutti suonare per il gruppo e raramente suonare per "se stessi" o "per il pubblico", in questo modo ha forzato i suoi musicisti a dare il 1000% per il gruppo sviluppando sempre prima di tutto l'interplay e creando musica davvero creativa.
    Su molte cose sono daccordo su altre meno..
    E' innegabile, al di là delle classifiche di gradimento o meno che miles era un mediocre suonatore di bebop. In molte registrazioni con Bird si doveva fare sostituire da Gillespie (sotto altro nome) perchè non riusciva a fare i temi più complicati di Parker (Koko). Quindi o si inventava qualcosa artisticamente, cambiando e sperimentando, o sarebbe stato dimenticato presto. Mentre un gillespie, proprio perchè era il numero uno in quello stile, ha potuto girare il mondo per decenni suonando bebop e solo bebop, seppur qualche volta intriso di latino. Quindi lui era "condannato" ad evolversi...e lo ha fatto splendidamente.

    Sul fatto che i parrucconi dicono che con la Bitches Brew, On the Corner abbia fatto una mera scelta commerciale, certo se ad un mio alunno gli faccio ascoltare questi album non mi viene più a scuola, ma nel periodo in cui uscirono era un tipo di musica che andava molto di moda tra i fricchettoni e questo è innegabile. Che poi sono dei buoni album quello è un altro paio di maniche. Pensa se ad un concertone pieno di figli dei fiori canne ed lsd Miles si fosse presentato vestito tutto in gessato e suonando roba alla modern jazz quartet...
    Tenore Selmer Mark VI 146XXX
    Tenore Borgani Jubilee Vintage
    Otto Link STM Early Babbitt 105
    Berg Larsen metal 100/3/sms offset

    http://www.youtube.com/user/darionic1?feature=mhee

  10. #25

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    hai ragione miles era mediocre e i numeri uno del bìboppè "di quello svelto" sono i più ganzi...
    ha espolato tantissima musica perchè con la tromba unn'era bono... on the corner e bitches brew sono dischi commerciali perchè negli anni 70 si facevano le canne infatti i biboppari più ganzi seguitano a fare ì bìboppè ancora oggi perchè quello è "un genere" dove sono "i numeri uno" ... i biboppari...

  11. #26

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    ..no puma mi hai frainteso...
    è chiaro che quello che ha fatto Miles per l'evoluzione della musica afro-americana è praticamente fondamentale..tra miles e i beboppari per me miles per tutta la via..e nessuno vuole dire che chi era un bebopparo (come li chiami tu) era meglio, anzi. Quello che volevo dire, e che tu fraintendi, che i numeri uno in uno stile lo hanno potuto suonare per tutta la vita, girando il mondo e campando alla grande. Altro esempio è stan gets. Come interpretava la bossa nova lui con il sax, nessuno...infatti l'ha suonata fino alla morte dal polo sud al polo nord...
    se poi mi vuoi far credere che il contenuto musicale di bitches brew non era in linea ai canoni commerciali degli anni psichdelici...allora forse non ne ho mai capito niente di musica ;-)
    Tenore Selmer Mark VI 146XXX
    Tenore Borgani Jubilee Vintage
    Otto Link STM Early Babbitt 105
    Berg Larsen metal 100/3/sms offset

    http://www.youtube.com/user/darionic1?feature=mhee

  12. #27
    Visitatore

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    non entro in merito alla discussione, vorrei solo affermare che valutare un artista, o chiunque altro, in base alla sta biografia, o parzialmente autobiografia in questo caso, genera dei limiti notevoli. Non esiste biografia imparziale, ma del resto cosa lo è?

  13. #28

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    Miles ha inventato un suono di tromba che ha fatto scuola.
    Era un progettista musicale piu' che un virtuoso e con un'idea di sound che possedeva sempre una sua coerenza
    espressiva ed emotiva: sono stati sempre i "progettisti" a indicare o suggerire direzioni (Monk e Mingus, ad esempio)
    non i virtuosi, malati (quasi tutti) di narcisismo autoreferenziale.
    Ascoltava e si lasciava influenzare da musicisti piu' giovani di lui, ma di cui sapeva apprezzare qualità e idee:
    Tony Williams amava O. Coleman e piu' volte contestava Miles per le sue posizioni "eccessive" nei confronti del saxofonista texano.
    "Miles smiles" può essere considerato un lavoro free, secondo la sua personale interpretazione.
    E' stato il "re Mida" di tutti i musicisti che hanno collaborato con lui; quasi tutti,
    hanno avuto una carriera luminosa: non esistono piu' musicisti poliedrici di tale carisma e carattere.
    Metaforicamente, c'è chi mangia la "stessa minestra" per tutta la vita e c'è chi esplora/apprezza altre "possibilità culinarie"...
    Il resto scade nel gossip o nella ricerca del pelo nell'uovo.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  14. #29

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    Citazione Originariamente Scritto da juggler
    Miles ha inventato un suono di tromba che ha fatto scuola.
    Era un progettista musicale piu' che un virtuoso e con un'idea di sound che possedeva sempre una sua coerenza
    espressiva ed emotiva: sono stati sempre i "progettisti" a indicare o suggerire direzioni (Monk e Mingus, ad esempio)
    non i virtuosi, malati (quasi tutti) di narcisismo autoreferenziale.
    Ascoltava e si lasciava influenzare da musicisti piu' giovani di lui, ma di cui sapeva apprezzare qualità e idee:
    Tony Williams amava O. Coleman e piu' volte contestava Miles per le sue posizioni "eccessive" nei confronti del saxofonista texano.
    "Miles smiles" può essere considerato un lavoro free, secondo la sua personale interpretazione.
    E' stato il "re Mida" di tutti i musicisti che hanno collaborato con lui; quasi tutti,
    hanno avuto una carriera luminosa: non esistono piu' musicisti poliedrici di tale carisma e carattere.
    Metaforicamente, c'è chi mangia la "stessa minestra" per tutta la vita e c'è chi esplora/apprezza altre "possibilità culinarie"...
    Il resto scade nel gossip o nella ricerca del pelo nell'uovo.
    quoto tutto
    quello che ho voluto far notare nei miei post precedenti è che altri musicisti hanno mangiato la stessa minestra perchè erano dei cuochi straordinari e la loro minestra non poteva stancare mai (Gillespie, Gets, Gordon, Ellington etc). Miles se avesse voluto non avrebbe potuto farlo...e, da grande artista quale era, ha cominciato ad esplorare, scoprire, nuovi piatti culinari che poi abbandonava quando altri cuochi più bravi di lui imparavano a cucinarli fino a prepararli meglio del chef scopritore..
    Tenore Selmer Mark VI 146XXX
    Tenore Borgani Jubilee Vintage
    Otto Link STM Early Babbitt 105
    Berg Larsen metal 100/3/sms offset

    http://www.youtube.com/user/darionic1?feature=mhee

  15. #30

    Re: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti"...

    Darionic: "Altri musicisti hanno mangiato la stessa minestra perchè erano dei cuochi straordinari e la loro minestra non poteva stancare mai..."

    Sei sicuro?
    Alla lunga tutto invecchia, tutto stanca...
    Il tuo concetto può essere invertito: chi rimane fisso sulle sue posizioni (e la coerenza non è ripetizione infinita della stessa cosa)
    conserva pigramente e rigidamente la sua posizione perchè cambiare comporta rischio, fatica e incertezza.

    "Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia, non sa quello che trova"
    se si fosse preso alla lettera questo vecchio adagio popolare
    nessun uomo avrebbe cercato nuovi percorsi (ideali, esistenziali, artistici ecc.)
    e tutto sarebbe rimasto immutato e fermo alla notte dei tempi.
    In fondo, "chi si ferma, è perduto..."
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

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