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Discussione: Programma di studi sax classico

  1. #1

    Programma di studi sax classico

    ciao a tutti.
    Se io volessi studiare il piano classico da solo (cosa altamente sconsigliabile, ma è per dire) saprei che bach è la colonna portante di tutto.
    Quindi appena ho le basi minime dopo aver fatto un libro di fondamentali, una piccola antologia pianistica come il cesi marciano, le sei sonatine di mozart, si inizia finalmente con bach. E quindi: invenzioni a due voci e suite francesi, sinfonie a tre voci e suite inglesi, clavicembalo ben temperato e più o meno sei arrivato (tanto non si fanno mai tutti questi pezzi), nel mezzo ci schiaffi qualche pezzo romantico e i clavicembalisti italiani, qualche pezzo contemporaneo e sei a posto. I pezzi vanno fatti bene, si intende.



    E col sax? Dato che non intendo suonare jazz, posso apprendere una buona tecnica con gli studi del sax classico. Il punto è: qual è il programma di studi di sax classico? Non dovendo fare il concertista e non dovendomi diplomare posso farli per acquisire la tecnica. Posso fare gli studi per contralto anche sul tenore no?
    Pessima idea?
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  2. #2

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    Re: Programma di studi sax classico

    Partendo dal presupposto che impostare un programma di studio sulla falsariga di quello indicato per il pianoforte non avrebbe alcun senso, perché non ha alcun fondamento didattico-metodologico, bisognerebbe quantomeno capire il punto di partenza e individuare un ipotetico punto di arrivo prima di parlare, con cognizione, di un eventuale programma.
    Per quanto riguarda lo strumento, non c'è alcuna controindicazione, anzi... ;)
    Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
    Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
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  3. #3

    Re: Programma di studi sax classico

    Io che sono all'inizio dei studi classici sto studiando su diversi metodi tra cui Londeix, Klosè, Mule e Salviani.


    Alto
    Selmer Serie II
    Rampone & Cazzani







  4. #4

    Re: Programma di studi sax classico

    Citazione Originariamente Scritto da ModernBigBand
    Partendo dal presupposto che impostare un programma di studio sulla falsariga di quello indicato per il pianoforte non avrebbe alcun senso, perché non ha alcun fondamento didattico-metodologico, bisognerebbe quantomeno capire il punto di partenza e individuare un ipotetico punto di arrivo prima di parlare, con cognizione, di un eventuale programma.

    Cosa non ha un fondamento didattico-metodologico? :shock:

    Il punto di partenza è uno studente che nel corso del tempo (4 anni all'incirca) si è dedicato soprattutto al suono e ben poco alla tecnica. Quindi staccato pessimo, difficoltà a legare nei salti di ottava ecc, lentezza generale delle dita, scarsa coordinazione tra emissione e diteggiatura.

    Il punto di arrivo è uno studente che sa suonare ogni cosa in tutte le 12 tonalità a qualsiasi velocità senza evidenti problemi tecnici. Una volta diventato un macinatore di note se mai lo sarò magari tornerò a prendere lezioni per dare senso alle note macinate senza pietà. (nel frattempo ho altro da fare e soprattutto potendo studiare seriamente uno strumento alla volta vado col pianoforte).


    Comunque il programma didattico di pianoforte sfido chiunque a dire che non ha fondamento didattico-metodologico. Sfido chiunque a imparare a suonare il piano classico senza ad esempio fare nulla di barocco, poi improvvisamente dargli in mano le variazioni goldberg e vedere se è in grado di eseguirle.
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  5. #5

    Re: Programma di studi sax classico

    Ah comunque, finora di tecnica ho studiato un po' di giampieri, scale maggiori e minori, arpeggi, qualche pezzo del lacour (vol.1), appena iniziato il salviani e poi ho un altro metodo che non mi ricordo come si chiama. mi è stato consigliato il ferling. mi sono procurato i vari rascher, londeix, però non so come mettere in ordine, dovrei farmi una timeline...
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  6. #6

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    Re: Programma di studi sax classico

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Cosa non ha un fondamento didattico-metodologico?
    Il presunto "piano di studi" di pianoforte, ma voglio immaginare che fosse soltanto una banalizzazione giusto per rendere l'idea.
    Se volessi applicare lo stesso metro dovrei dirti: "inizia dalle note lunghe, poi studia un po' di Lacour, poi prendi gli studi lenti del Ferling , come repertorio dai una letta a Fuzzy Bird e sei a posto."

    "Il punto di partenza è uno studente che nel corso del tempo (4 anni all'incirca) si è dedicato soprattutto al suono e ben poco alla tecnica. Quindi staccato pessimo, difficoltà a legare nei salti di ottava ecc, lentezza generale delle dita, scarsa coordinazione tra emissione e diteggiatura."

    "mi è stato consigliato il ferling"

    Chi te lo ha consigliato evidentemente di mestiere fa ben altro rispetto all'insegnante di saxofono (ma vorrei dire anche al semplice studente che abbia una idea chiara su come procedere). Con i problemi che dici di avere, affrontare il Ferling (che non è certo la fine del mondo in termini di difficoltà) equivale all'incirca alla scalata del Monte Bianco in tacchi a spillo.
    Puoi anche studiarlo ma non ne trarrai il minimo beneficio perché non sei ancora pronto per affrontarlo.
    Visto che i problemi sono piuttosto seri io direi di fare un piccolo reset e impostare tutto gradualmente quindi:

    - Scale in tutte le tonalità, staccate, legate, legate-staccate, staccate-legate, ecc... ecc... (parti da un tempo lento - es. 60 bpm al quarto/scale in crome - e aumenta 2 bpm per volta, ripeti, ripeti, ripeti....)
    - Arpeggi come sopra
    - Note lunghe
    - Suoni filati
    - Se riesci da solo sarebbe bene anche iniziare ad affrontare i suoni armonici

    Fin qui dovresti impiegare all'incirca un'ora al giorno.

    - Per gli studi, visto che ci sono problemi di tecnica su metodi di livello base è meglio ripartire con criterio dal Lacour 1/2....

    Studia gli esercizi molto lentamente (uno per volta), con il metronomo, inizia da una velocità lenta e anche qui aumenta di circa 2-3 bpm la volta, quando viene bene alla velocità prescritta per una decina di volte puoi passare all'esercizio successivo.

    Il tutto non deve durare meno di 2 ore/die. Applica questa routine per 3-4 mesi e poi vediamo se qualcosa inizia a sbloccarsi... ;)
    Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
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  7. #7

    Re: Programma di studi sax classico

    In 3/4 mesi del programma di MBB qualcosa si sblocca di sicuro ma in non più di 3-4 tonalità...e limitandosi ai soli arpeggi e scale maggiori e minori ;)
    T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
    A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
    S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
    Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)

  8. #8

    Re: Programma di studi sax classico

    Grazie mille MBB!
    Comunque quello che ho riportato di pianoforte è il piano di studi di pressochè tutti i conservatori italiani da almeno un secolo.

    Provo a riprendere tutte queste cose. comunque non mi è chiara una cosa, in che senso "sbloccare" tonalità? a causa del repertorio che suono con la mia band sto suonando soprattutto in re, mi, fa# la bemolle, si bemolle, do# minore, fa# minore, si minore, più raramente in la maggiore e la minore. col pianoforte suono in tutte e 12 le tonalità con non troppo scarto prestazionale.
    quindi devo capire: si sblocca la tonalità dal punto di vista della conoscenza della tonalità o delle dita?
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  9. #9

    Re: Programma di studi sax classico

    Questo potrebbe forse esserti di aiuto e darti una falsariga su cui impostare
    un tuo programma personale di base :

    http://www.conservatorio.udine.it/docen ... amento.pdf

    Se segui le indicazioni alla lettera, ne hai almeno per sette anni !!! :ghigno:


    ciao Fabio
    alto : Yanagisawa A901 - mouthpiece + legatura : Selmer S80 C*
    ance : Vandoren traditional 2 - jaZZ 2,5

  10. #10

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    Re: Programma di studi sax classico

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Grazie mille MBB!
    Comunque quello che ho riportato di pianoforte è il piano di studi di pressochè tutti i conservatori italiani da almeno un secolo.

    Provo a riprendere tutte queste cose. comunque non mi è chiara una cosa, in che senso "sbloccare" tonalità? a causa del repertorio che suono con la mia band sto suonando soprattutto in re, mi, fa# la bemolle, si bemolle, do# minore, fa# minore, si minore, più raramente in la maggiore e la minore. col pianoforte suono in tutte e 12 le tonalità con non troppo scarto prestazionale.
    quindi devo capire: si sblocca la tonalità dal punto di vista della conoscenza della tonalità o delle dita?
    Sul fatto che siano argomenti di tutti i corsi di studio siamo d'accordo, ma definirlo piano di studi è un'offesa...al vero piano di studi!
    Comunque al di là dell'ironia...ti devi sbloccare nel senso che devi superare l'empasse in cui ti trovi e devi iniziare ad ingranare la marcia giusta: te lo dico con franchezza, se non studi metodicamente avrai sempre tante difficoltà e non riuscirai a superare gli attuali problemi.
    Le scale devi praticarle tutte sia maggiori che minori, se non le conosci tutte inizia con una tonalità e prosegui per semitoni, così eviti di farti condizionare dall'aumentare delle alterazioni e ritenere, per chissà quale motivo, Mib Maggiore più difficile di Sol Maggiore, ma più semplice di Dob Maggiore...le tonalità sono e devono essere tutte uguali.
    Se studi con metodo sbloccherai sia la mente che le dita... ;)
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  11. #11

    Re: Programma di studi sax classico

    ok. La mente non ha bisogno di essere sbloccata sulle scale, le so tutte quelle maggiori e minori, oltre a quelle a chiocciola.
    le dita sì. non faccio la scala di mi bemolle come quella di do.

    continuo a non capire la cosa del "vero piano di studi"... boh

    @fabio ma è tantissima roba o_O sette anni??? pensavo fossero massimo 5... vabbè tanto mica devo arrivare all'ultimo XD arrivare al terzo è già discreto :D

    Porcat... il ferling lo fanno al 4° e al 5°...
    è possibile che mi sono descritto più scarso di quanto realmente sono? vabbè.
    cominciamo con scale, staccati, note lunghe e armonici poi fra un mese ne riparliamo.
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  12. #12

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    Re: Programma di studi sax classico

    Non è questa la sede per discutere dei programmi di pianoforte che conosco abbastanza visto che "qualche" anno di conservatorio l'ho fatto, semplicemente quello che hai indicato tu è una banalizzazione estrema del programma stesso, per come la prospetti tu sembra una cosa che si fa in 2-3 mesi, mentre quasi non bastano 10 anni (di studio duro) per arrivare a padroneggiare, anche solo una parte, del repertorio romantico. Se poi "repertorio romantico" è uguale a "il mio primo Beethoven" allora è un altro discorso.

    Comunque per tornare a noi...

    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Porcat... il ferling lo fanno al 4° e al 5°... è possibile che mi sono descritto più scarso di quanto realmente sono? vabbè.
    Citazione Originariamente Scritto da seethorne
    Il punto di partenza è uno studente che nel corso del tempo (4 anni all'incirca) si è dedicato soprattutto al suono e ben poco alla tecnica. Quindi staccato pessimo, difficoltà a legare nei salti di ottava ecc, lentezza generale delle dita, scarsa coordinazione tra emissione e diteggiatura.
    Se i problemi sono questi il Ferling è ben lontano come lontano è il livello di V anno di conservatorio. Spero che chi te lo ha consigliato non sia un insegnante, altrimenti farebbe meglio a cambiare mestiere. Questi sono problemi che normalmente si affrontano al primo anno, affrontare il Ferling senza aver risolto certe problematiche è semplicemente inutile e consigliare una cosa non appropriata vuol dire andare contro gli interessi dell'allievo. ;)
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  13. #13

    Re: Programma di studi sax classico

    Non è un insegnante. Ok ti farò sentire qualcosa per capire se sono messo così male o se esagero io.

    Ovvio che la mia era una banalizzazione estrema. Pensavo si fosse capito. Sto affrontando sinfonie a tre voci, suite inglesi e francesi, clavicembalisti e qualche pezzo romantico (dopo aver fatto qualcosa di debussy) e so il lavoro che c'è dietro. So quanto mi limiti il fatto di avere una tastiera elettronica che non riproduce assolutamente in modo il più lontanamente fedele la meccanica ed il suono di un pianoforte vero, soprattutto a livello di meccanismo e nell'uso del pedale. Non sto lì a spiegare perchè non sono entrato in conservatorio ma sto affrontando un programma analogo coi miei tempi e seguito da un professore di conservatorio ora in pensione.

    Ah, comunque ho pubblicato delle cose. Non ho studiato su nessuna di quelle che ho studiato (nel senso che non avevo uno spartito davanti e non le avevo mai suonate prima di registrarle - orecchio relativo) ovviamente altrimenti le avrei fatte meglio. se vuoi sentire per dirmi secondo te qual è il mio punto di partenza.

    http://www.4shared.com/audio/QMYR5Wqc/s ... erman.html (questo è il peggiore e risale a qualche mese fa, non suonavo da tanto e si sente, gli altri sono meglio)
    http://www.4shared.com/audio/pAX86cqH/158.html
    http://www.4shared.com/audio/J2MVjlDK/s ... _monk.html (questo è di oggi)
    http://www.4shared.com/audio/J8Lt8g9I/s ... la_II.html (questo è il file più lungo con diversi temi da diversi pezzi)

    Ti ringrazio comunque delle gentili risposte :)
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  14. #14

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    Somewhere under the sky
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    Re: Programma di studi sax classico

    Le problematiche maggiori che emergono sono:

    - il controllo dell'intonazione (in diversi casi era piuttosto precaria)
    - il controllo del registro acuto (sottile e strozzato)
    - asincronia delle dita (in diverse occasione si avverte la difficoltà delle dita di "andare dietro" a quello che fa la bocca)
    - difficoltà nel mantenimento del ritmo corretto (in parte giustificato per non aver studiato i brani, però in alcuni frangenti il ritmo si perde e non è un bene, meglio sbagliare una nota che sbagliare il ritmo)

    Come vedi si tratta di problematiche che esulano dallo studio dei brani in questione, infatti sono causati da un approccio non sistematico con lo strumento. In sostanza se avessi iniziato da subito a studiare metodicamente, oggi ti troveresti molto più avanti: purtroppo queste problematiche sono delle zavorre, se non te le togli di dosso non potrai mai fare il salto di qualità.
    Giustamente capisco che tu non abbia intenzione di diventare il Marcel Mule del 21esimo secolo, però ti posso assicurare che se inizi a rivolgere gli sforzi nella giusta direzione poi riuscirai a divertirti molto di più.

    La "dieta" ti è stata data, ora sta a te decidere... ;)
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  15. #15
    L'avatar di ~Torque~
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    Re: Programma di studi sax classico

    Comunque a parer mio se sei già in possesso del buon classico Giampieri, per quanto basilare, ti consente già li di perfezionarti su molte cose!
    Li hai scale e salti a volontà, tutte le tonalità classiche, esercizi molto orecchiabili (qualcuno del metodo per clarinetto me lo fischietto ogni tanto XD) e pure esercizi sugli abbellimenti...

    Sarà anche il metodo più semplice per sax però in base a quel che dici non è il libro di studio che fa la differenza ma il modo di affrontarlo!
    Clarinetto Soprano Si b "Buffet Crampon" E11
    Clarinetto Basso Si b "Selmer" Bundy
    Sax Baritono Mi B "Selmer" Mark VI
    Sax Tenore Si b "Sequoia" Lemon

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