SDA non è assolutamente da sottovalutare, anzi (idem per SML)
sul fatto che Selmer abbia un marketing vincente ho dei grossi dubbi e la penso esattamente al contrario...
SDA non è assolutamente da sottovalutare, anzi (idem per SML)
sul fatto che Selmer abbia un marketing vincente ho dei grossi dubbi e la penso esattamente al contrario...
Per il Nero,
concordo sostanzialmente con te ma non dimentichiamoci la Yamaha.
Possono piacere o meno, ma i sax della casa giapponese sono costruiti con un certo criterio, anche per quanto concerne le vernici, le argentature e le incisioni.
Anzi, direi che per quanto riguarda le incisioni il livello è molto molto elevato.
e non dimentichiamo neanche Yanagisawa, mai provato nulla di meccanicamente migliore,
anche suono e intonazione sono ottimi =)
OT:Originariamente Scritto da homer
Gli Yanagisawa montano perni passanti un po' più grossi di Selmer/Yamaha... un tecnico specializzato in queste cose può montare perni ulteriormente più grossi su quasi tutti i sax. Ma non sono rinomati per una meccanica molto resistente... infatti http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Sax ... gisawa.htm
I Sequoia, per esempio, montano di serie perni super maggiorati e la meccanica è priva di giochi.
Sta cosa oltre a sentirla suonando la vedi anche osservando la dimensione della testa dei perni.
La tendenza moderna è quella di ridurre le chiavi con i perni passanti (vedi la meccanica dei Serie III)... ovviamente i risultati non sono sempre esaltanti (vedi Serie III).
Ciao, scusa, sei anche clarinettista?Originariamente Scritto da il nero
Hai mai suonato un BC "RC" o "Prestige" o "Tosca"?
S MK VI
A MK VI/KING SS '63/KING SS '71
T MK VI/SBA/KING SS '64
Clar. in SIb Selmer Recital
Clar. in DO LaRipamonti 105
Infatti :) io da clarinettista posso dire che i modelli sopra citati sono davvero delle opere d'arte come prodotti!
E comunque come citato prima ricordo qui in italia la Sequoia (ok son di parte ma dopo averli provati me ne son davvero innamorato).
Clarinetto Soprano Si b "Buffet Crampon" E11
Clarinetto Basso Si b "Selmer" Bundy
Sax Baritono Mi B "Selmer" Mark VI
Sax Tenore Si b "Sequoia" Lemon
infatti era sottointeso che sono i migliori per come escono di fabbrica.Originariamente Scritto da tzadik
potresti dirci di più sui perni?
potresti dirci quanto viene a costare rifare tutta la meccanica con i perni maggiorati e che benefici porta?
search.php?keywords=perni+maggiorati&terms=all&author=&sc=1&sf=all&sk=t&sd=d&sr=posts&st=0&ch=300&t=0&submit=Cerca :-leggi-:Originariamente Scritto da homer
Ciao, scusa, sei anche clarinettista?
Hai mai suonato un BC "RC" o "Prestige" o "Tosca"?[/quote]
come ho detto prima ,non voglio offendere nessuno:quando dico clarinetti di segatura,intendo proprio fatti di segatura,loro li chiamano green line,ma sempre di segatura son fatti. poi,io non sono clarinettista almeno quanto non sono sassofonista,mi limito a dire quel che so(o penso di sapere) per portare il mio bicchierino d'acqua nel mare che trovo qua sul forum e che mi è utilissimo per coltivare questa passionaccia. Solo il Tosca non l'ho "toccato",gli altri modelli li conosco e ,sopratutto tra i più vecchi,ci sono splendidi strumenti,però anche Buffet è tanto calata,basta guardare la qualità dell'ebano fino agli anni 80 e quello di ora(dove lo usano).
il nero :saxxxx)))
L'ebano all'inizio degli anni 90 divento' un legno "protetto" e chi ebbe la fortuna di comprare un clarinetto tutto in ebano (me compreso) se lo tiene ben stretto. E quando dico tutto in ebano vuol dire che bisognava ungerlo col pennellino dentro almeno per 3-4 mesi con l'olio di mandorlo. Poi dopo qualche tempo penso che ci fu un certo alleggerimento sulla questione e in pratica gli strumenti piu' costosi (prestige e tosca) vengono fatti ancora col fusto in ebano. Gli scarti dei fori (la famosa segatura del nero) vengono mischiati con altra roba e fatti altri clarinetti. I green line, che non sono male, ma sinceramente tra un e10 in ebano come il mio e in rc green line sinceramente non c'è confronto, sebbene sulla carta l'rc è un modello piu' costoso ed avanzato. Quindi il nero, nello spiegare le sue ragioni, dimostra di conoscere anche quello di cui sta parlano. Bravo nero.
Tornando sul topic: posso solo dare la mia sul mio contralto SDA ('60), come costruzione e meccanica non ha niente da invidiare ai Selmer dell'epoca (va be' magari le famose chiavi del mignolo sinistro!),intonatissimo e di facile emissione, il suono e' particolare (sempre Francese!) ma sempre molto interessante e ricco. A me piace perche' ha quasi il suono di un tenore!
Vorrei molto provare un SDA tenore e insieme agli SML, concordo che sono molto sottovalutati!
Ciao,
M.
S - Yani SC901 Selmer 'E'
A - B&C SDA, Yamaha 62 Rousseau JDX6-Meyer 7
T - Selmer MK6, Yanagisawa T880 HSM-Weinberg Emanon 7**
B - Conn 12M ('58), Grassi "Model 2000" low A- Pillinger "L"
Aggiungerei una cosetta sulle parole di Jason:
non solo Selmer è in crisi, ma anche Buffet. Qualche anno fa, Keilwerth (del gruppo B&H come Buffet) costruiva gli S3 Prestige (i Buffet in rame) che avevano poco a che vedere con gli S3 di Moretti e di altri performer che avevano usato questi strumenti (anche David Brutti ne aveva uno). Non erano degli strumenti da buttare, ma erano solo sostanzialmente diversi. Il gruppo B&H si sciolse prestissimo e Keilwerth chiuse i battenti qualche anno dopo e Buffet&Crampon sprofondò. Sapete chi si fece avanti per comprare la fabbrica e il marchio? la Yamaha Corporation. A quel punto intervenne il governo francese che iniettò un po' di liquidità e risollevò la storica fabbrica anche se ormai la produzione è diminuita vertiginosamente. Se le cose continueranno ad andar male per la Selmer (anche se devo dire che non mi sembra che le altre fabbriche stiano meglio) penso che il governo francese (salvo collasso e/o default) interverrà anche lì.
In Italia un'intera generazione di saxofonisti ha usato Buffet in Conservatorio, soprattutto a Bologna, con Giancarlo Rango, Gilberto Monetti, Eraclio Sallustio..e tanti altri in giro per i conservatori italiani. Poi arrivò anche da noi J.M.Londeix e il II serie..dal lì i vari Domizi, Mondelci etc..Oggi sembra che ci sia più varietà: alcune classi usano Yanagisawa (soprattutto nelle zone di Parma Piacenza Genova) altre i Borgani ..altre Yamaha..molte i Rampone (soprattutto il soprano) e così via..
secondo me è solo un discorso di mode che vanno e che vengono.
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