Una cosa che secondo me lega il sax al clarinetto in maniera indissolubile e' proprio il tema dell'apertura dei becchi.
Quelli chiusi aiutano ad imparare l'emissione, la tenuta del suono e quant'altro si puo' raggruppare sotto il nome di impostazione.
Quelli aperti, invece, sono dedicati a chi questa impostazione l'ha ottenuta con il lavoro.
Come dice giustamente l'amico guidoreed, anche "cazzeggiare" con un becco aperto, resta un diritto inalienabile che, almeno in questo caso, aiuta a capire quanto stiamo dicendo.
Siccome in questo forum ho sentito dire cose come "non serve trasporre", bisogna studiare nella tonalita' per strumenti in Do (vorrei chiedere al nostro amico che cosa farebbe con strumenti in la ed in fa), e molte altre facezie vestite da cose serie, mi sento di affermare che soffiare in un becco forse inadeguato potrebbe essere il minore dei mali. ;)