Ti consiglio, per il momento di accantonare il 6*, prova con un becco 4 e ance n°2.
Sono daccordo con Saxello86, utilizza il salvabocchino è utilissimo, io non suono mai senza!
Ciao
Ti consiglio, per il momento di accantonare il 6*, prova con un becco 4 e ance n°2.
Sono daccordo con Saxello86, utilizza il salvabocchino è utilissimo, io non suono mai senza!
Ciao
C-Melody:Custom
Bec:Lebayle Studio Metal #8
Ance:D'addario Jazz Unf. #3S
Alto:Buffet & Crampon Prestige S-400
Bec:Yamaha Custom #5CM
Ance:D'addario Jazz Unf. #2 M
credo che dobbiamo a saxello86, almeno i partecipanti a queto topic sui principianti, un doveroso e sentito ringraziamento per la completezza di spiegazioni e ricchezza di consigli dati a me e penso un pò a tutti. Convincente la spiegazione sul volume d'aria e non sulla pressione. Sul respiro diaframmatico ho fatto e continuo a fare esercizi, ma ancora non mi è molto chiaro come si fa a mandare più quantitÃ* d'aria che pressione. Inoltre, riguardo alla percentuale d'ancia che vibra, quando parli di 40% o 100% ti riferisci a quanta parte dell'ancia entra in bocca? Intuitivamente capisco che se infilo in bocca metÃ* del bocchino la parte di ancia che vibra è più lunga e quindi serve una maggiore quantitÃ* d'aria, ma questa deve avere anche una buona pressione altrimenti escono dei muggiti bestiali (a prova fatta). Per quanto riguarda le labbra screpolate, da cui la discussione è partita, ho notato negli ultimi giorni che stringendo di meno sul bocchino le labbra soffrono meno.
Mi congratulo ancora con saxello86 per aver centrato pienamente, credo, la spiegazione psicodinamica del mio approccio allo strumento. Sono molto teso in effetti probabilmente perchè voglio dimostrare a me stesso che posso farcela nonostante la mia non proprio giovane etÃ*. Perchè non ci pensavi prima? direte, boh!! i misteri della vita
ciao a tutti
lamar56
poca roba..... ;)
il concetto di quantitÃ* d'aria e pressione è in effetti un pò ostico da capire.intuitivamente si può pensare a un tubo da cui fuoriesce acqua.in ogni caso la pressione è la velocitÃ* con la quale l'aria esce dai polmoni mentre la quantitÃ* d'aria si definisce da se è un dato materiale.
ti puoi accorgere se stai mettendo più o meno pressione quando distingui bene un piano e un forte.se parti da ppp e arrivi a fff hai aumentato la pressione(cioè la velocitÃ* dell'aria che esce ma la quantitÃ* può benissimo restare invariata).s efai il procedimento inverso ovviamente hai diminuito la pressione.si badi bene che come giÃ* detto la quantitÃ* d'aria può rimanere la stessa.io posso far viaggiare per esempio 1 litro d'aria nei miei polmoni a 100 km/h(fortissimo) e lo stesso litro d'aria lo posso far viaggiare a 10 km/h(pianissimo).ma il litro(la quantitÃ* d'aria) resta la stessa.
ti accorgi invece se stai mettendo più quantitÃ* d'aria se il suono è pieno ricco di armonici non chiuso.ritornando al paragone precedente....posso far viaggiare a 100 km/h(fortissimo) 1 litro d'aria ma anche solo mezzo litro.quantitÃ* diverse stessa pressione.*
un metodo per diminuire per esempio la quantitÃ* di aria è chiudere,stringendo,il bocchino.altro modo è contrarre i muscoli(anche involontariamente) addetti alla respirazione.da qui è evidente perchè sia importante mantenerli in un certo stato di rilassatezza insieme a tutto il corpo.immaginare di "riempire" lo strumento d'aria o immaginarlo come un prolungamento di se stessi può aiutare in questo senso.
quando parlo di percentuale d'ancia che vibra mi riferisco più che al modo di imboccare(più avanti o più indietro)che hai descritto bene alla stretta intorno al bocchino.meno si stringe più l'ancia è libera di vibrare al contrario più si stringe più l'ancia non è libera di vibrare.
tuttavia stringere troppo non è un male in se.può aiutare per esempio per centrare bene una nota ed evitare errori.i bocchini chiusi aiutano in questo senso non a caso sono prediletti alcuni setup(i notissimi bocchini selmer S-80 s-90 e affini) a conservatorio e nella musica classica(e qui ci sono persone che lo sanno meglio di me) a volte a scapito della ricchezza e del colore del suono(nel jazz setup più aperti consentono più possibilitÃ* di espressione).
piccola nota sull'uso del diaframma......spesso si tende a forzare la respirazione gonfiando la pancia o contraendo i muscoli addominali per cercare di inspirare o espirare più aria.è un procedimento scorretto che porta altra tensione mentre la respirazione dovrebbe essere del tutto naturale.
*le cifre sono puramente indicative
grazie ancora a saxello86 :grin: Non è che sia difficile capire la spiegazione che mi hai dato, ma penso che sarÃ* più complicata la realizzazione pratica. Alla fine mi sto convincendo che solo la pratica, l'esercizio e l'ascolto porterÃ* a una buona tecnica, almeno lo spero :lol: e a proposito vorrei sottopormi a un test di autovalutazione: ho cominciato a suonare da 2 mesi partendo da conoscenza zero di musica e sax, solo tanta voglia, ho suonato praticamente ogni giorno per almeno un'ora al giorno, al momento so eseguire le scale di do, re, mi, mi bemolle, sol, si a salire e scendere, ovviamente non a grande velocitÃ* (160 al metronomo). Mi manca un pò di sicurezza e alcune note a volte non mi vengono bene. Inoltre come avevo giÃ* detto, faccio ancora molta fatica. Particolare non trascurabile, secondo me, ho superato i 50 da pocosecondo voi come vado? accetto critiche e commenti (ma anche consigli)di ogni genere.
lamar56
di nulla.in effetti realizzarla è un pò più complicato ma non impossibile.difficile dare un giudizio cosi perkè ci sarebbero molte cose da controllare e soprattutto sentire!
io anche ho lo stesso problema..e il problema persiste..
Alto Sax: Selmer SBA 43xxx\Selmer Soloist C*\Vandoren 3
Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)