Ti sbagli. Il solfeggio relativo e' un'altra cosa: nel solfeggio relativo si pronunciano gli intervalli, e non le note, chiamandoli con i nomi delle note (sembra paradossale, ma non lo e'). Io invece parlo proprio di solfeggio assoluto, ma invece di usare un termine specifico per il do# uso sempre il termine do (o re), anche se ovviamente so che e' un diesis (o un bemolle). Del resto, se leggo una nota sul III spazio di una partitura, preceduta da un #, la leggo (e penso) "do diesis", e non con un altro nome.
E comunque i concetti di solfeggio assoluto e solfeggio relativo trascendono l'uso o il non-uso di termini specifici per le note alterate: tant'e' che puoi fare sia solfeggio assoluto che relativo con nomi specifici per le note alterate oppure senza.