Ciao METTIILVINOINFRESCO

Ti sei orientato con il Guardala su il mouthpiece più costoso che è sul mercato. Ti credo, se una casa costruttrice vende una Ferrari che ha le stesse prestazioni di un Fiat Duna fallisce nell’arco di un paio di settimane!

Temo proprio che tu l’hai buttata lì, i veri rubber che hanno fatto la storia del jazz sono ricercatissimi e raggiungono cifre di vendita stratosferiche paragonate ai nuovi! ;)

Prendi i Soloist short shank della Selmer o i Meyer N.Y. che quotano sulle 500 euro! :zizizi))

I bocchini del clarinetto hanno un altro concetto … i rubber per clarinetto sono decisamente migliori gli attuali, ma il sassofono è un’altra storia!

C’è e c’è stata un’evoluzione continua nel clarinetto
soprattutto nella meccanica, dubito invece nella qualitĂ* del legno! :?:

Il cuore dei sassofoni è stato ed è il Jazz, nel jazz classico, quello che vĂ* dagli anni 40 agli anni 60, dove hanno spaziato i Grandi Maestri come Gordon, Rollins, Coltrane, Getz, Mulligan, Parker, Woods e tanti tanti altri, che oltre ad essere veri prodigi, erano esigenti nel proporre un sound unico e indimenticabile!

Esigenti nelle sonoritĂ* e nella ricchezza degli armonici. :saxxxx)))

Quello è e rimarrĂ* sempre il periodo felice della musica jazz, dove l’industrializzazione non li ha neanche sfiorati, dove tutte le cose costruite in quel tempo erano fatte allo stato d’arte, ricche di pregio e sostanza! Adesso per esigenze di mercato c’è troppa perfezione industriale, la stessa ha annientato l’arte della costruzione artigianale e di tutti i suoi benefici! :zizizi))

Ros! ;)