Le "sfere metafisiche" lasciamole ai "convincimenti intimi" che ciascuna persona può avere: non sono interessanti, nè portano
ad un livello di obiettività, su ciò che sono i risultati musicali tangibili.
Anche la tua preferenza per "Lonely woman", onnipresente citazione...(come se Coleman abbia fatto solo quella)
è un "cortocircuito" proprio per la maniera di stare sul beat: la sezione ritmica procede a tempo raddoppiato
rispetto all'esposizione tematica ed al successivo assolo...
e invece ci si lascia "cullare" dalla triste malinconia melodica e se ne fa un feticcio da idolatrare, ergo insuperabile:
non è molto intelligente dal punto di vista musicale, quest'ottica...o comunque, molto limitata.
La libertà nell'arte è sapersi dare una direzione, indipendentemente dalla modalità e dai materiali/tecniche prescelte:
non c'è nessuna forma di ingenerosità, nell'osservare i risultati (al di là di quelli che possono essere i gusti)
caro Fra, mi sembri sempre alla ricerca di un primato,
piu' che ad una obiettiva analisi musicale, che parti dalla musica ed ad essa ritorni:
ed è una modalità che non sento nè di assecondare, nè di condividere.