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Discussione: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

  1. #16

    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    Citazione Originariamente Scritto da Aktis_Sax
    Resta comunque il fatto che per ora mi sembrano poco organizzati. Cioè, se uno entra al preaccademico, ad esempio, a 12-13 anni, a 19 potrebbe essere tranquillamente già diplomato se facciamo un paragone con il vecchio ordinamento... E se per ipotesi entra al triennio (cosa che per forza deve fare, per avere un titolo) cosa fa? Torna indietro al quinto anno? o fa l'esame e poi "va avanti"? Boh...
    :bravo:

  2. #17

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    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    Si Aktis ma ormai non ha più senso ragionare secondo il vecchio ordinamento. Se è per questo ci sono colleghi che si sono diplomati a 16 anni in saxofono e con il massimo dei voti...
    Oggi il "sistema Conservatorio" è da considerare come università a tutti gli effetti, con i pro ma anche con tutti i contro.
    I corsi preaccademici hanno l'obiettivo di portare il neofita ad un livello tale da poter entrare poi in un triennio: mentre con il vecchio ordinamento si entrava in conservatorio per imparare quasi da 0, oggi è richiesta una preparazione di altro livello trattandosi di corsi universitari.
    In teoria il sistema prevedeva l'istituzione dei licei musicali (che sono pochissimi in tutta Italia) e in queste scuole gli allievi avrebbero dovuto acquisire tutte quelle conoscenze necessarie alla prosecuzione - universitaria - degli studi musicali (sulla falsariga di quello che accade con i licei artistici -> accademie di belle arti).
    Siccome questi licei non hanno avuto la spinta necessaria, si è dovuti ricorrere ad un espediente per evitare di tagliare fuori tutto il mondo dall'istruzione musicale: mentre prima il musicante di banda poteva presentarsi all'ammissione e sperare di essere preso, oggi non avrebbe alcuna chance in quanto, considerato il livello del musicante "medio", si troverebbe ad un livello enormemente più basso rispetto a quello richiesto per entrare in un triennio.
    E' per questo che sono stati ideati questi corsi preaccademici, dei corsi che dovrebbero consentire a tutti di raggiungere una preparazione sufficiente per aspirare all'ammissione al triennio.
    Inoltre la struttura dei corsi preaccademici è piuttosto flessibile in quanto è articolata su 3-4 bienni di livello diverso, a seconda delle reali capacità dell'allievo: si parte da non saper fare assolutamente nulla, al livello avanzato che è quello richiesto per l'ammissione al triennio.
    Il passaggio da un biennio all'altro avviene a seguito di un esame finale annuale, ma se l'allievo è bravo può anche fare un biennio in un anno solo e passare a quello successivo, abbreviando quindi la durata dell'intero percorso preaccademico (6 anni - ovvero 3 bienni), può entrare direttamente al secondo biennio, insomma...sono tanti anni ma d'altronde in qualche modo questi ragazzi devono pur studiare per arrivare ad un certo livello no?
    Un ragazzo a livello di IV anno vecchio ordinamento potrebbe per esempio entrare all'ultimo biennio, fare un anno e tentare poi l'ammissione al triennio: non c'è alcun rischio quindi di fare il passo del gambero che dici. ;)

    @renixx: il programma per l'ammissione al preaccademico non è strettamente codificato, nel senso che sono previste delle prove attitudinali (cultura musicale elementare, intonazione, riconoscimento ritmi, ecc...) per chi è a zero con lo strumento. Per ammissioni "ad anni successivi" occorre valutare prima la preparazione personale per indicare un programma da seguire.
    Per l'ammissione al triennio il programma ricalca in parte quello del vecchio "diplomino", quindi:

    - Esecuzione di una composizione per “saxofono e pianoforte”
    - Studio melodico
    - Studio tecnico
    - Studio ritmico
    - Scale maggiori e minori e modali. Arpeggi maggiori e minori di settima di dominante e diminuiti
    - Lettura a prima vista di un brano di media difficoltà
    - Trasporto un tono sopra e un tono sotto
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  3. #18

    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    Grazie Modern, sei sempre molto chiaro!

    Io non vorrei fare paragoni col vecchio ordinamento perchè si sta esaurendo, ma mi viene naturale pensarci perchè vedendo il programma dell'ammissione mi sembrava un livello da 5-6° anno appunto del corso tradizionale. La mia perplessità è questa: non c'è il rischio che a questo punto siano disorganizzati anche i trienni? cioè: se un ragazzino inizia appunto molto presto, arriverà all'ammissione per il triennio molto più preparato di quanto previsto dal programma dell'esame; nella classe però ci saranno anche ragazzi di livello inferiore... Come funziona per gli esami? Cioè, il titolo che raggiungeranno alla fine sarà uguale ma usciranno con livelli pratici diversi...?

    Non so se mi sono spiegata...
    "Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."

  4. #19

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    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    Citazione Originariamente Scritto da Aktis_Sax
    Come funziona per gli esami? Cioè, il titolo che raggiungeranno alla fine sarà uguale ma usciranno con livelli pratici diversi...?
    Non so se ho afferrato bene la domanda ma questo è quello che è sempre successo e che succederà sempre, ovvero ci sarà l'allievo che uscirà con il massimo dei voti, quello che uscirà con un voto medio e quello che uscirà dopo una vita di preghiere e sofferenze, ma il titolo sarà sempre lo stesso.
    Per fare un parallelo con il vecchio ordinamento...i corsi preaccademici dovrebbero portare l'allievo ad un livello da V anno, (infatti l'esame di ammissione al triennio è assimilabile al vecchio diplomino), poi una volta entrati al triennio si frequenteranno il VI, il VII e l' "VIII" anno di saxofono. E' chiaro che chi ha studiato di più e meglio otterrà risultati migliori e con maggiore facilità, viceversa chi entra a fatica avrà poi maggiori problemi da risolvere nel corso degli studi.
    Sui tempi non si possono fare tante considerazioni, l'intero percorso preaccademico potrebbe essere di 6 anni, per cui iniziando a 12 anni ci si ritrova a 18 in condizione di entrare al triennio, ma potrebbe essere anche più breve in considerazione di quanto detto nel precedente post. Per arrivare alla medesima preparazione un allievo potrebbe impiegare 4 anni studiando 6 ore al giorno, un altro potrebbe impiegare 8 anni studiando 1 ora al giorno...è tutto relativo. ;)
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  5. #20

    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    Certamente il livello individuale dell'allievo è e sarà sempre diversificato nonostante il titolo sia uguale, ma mi sembra che con i nuovi corsi questo fatto sia ancora più rilevante... Con il vecchio ordinamento almeno c'era un programma "standardizzato", voglio dire, "siamo al settimo anno e quindi si studiano i pezzi/metodi in previsione del diploma", ora come funziona? il "passo del gambero", come l'hai definito, non può avvenire nel momento che un allievo molto bravo (diciamo a livello di diploma vecchio ordinamento) si trova ad affrontare i primi esami di strumento del nuovo ordinamento?
    "Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."

  6. #21

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    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    A livello di programmi non c'è molta differenza, cambia semplicemente la scansione didattica che invece di seguire l'anno (es. V anno si studia il Ferling, VI anno il Lacour piuttosto che il Capelle al VII...) segue il programma previsto per i tre esami (uno ogni anno) di strumento (Saxofono I-II-III) del nuovo ordinamento.
    Per dirla in parole povere, al primo anno si studiano i metodi del vecchio V/VI anno, al secondo quelli del VI/VII anno, al terzo anno infine si terminano quelli del VII anno e si preparano i concerti per l'esame finale.
    Il "passo del gambero" è impossibile a meno che non si presenti all'ammissione un fenomeno del saxofono: si può essere più o meno preparati ma in genere la preparazione è quella del V anno. Poi questo V anno può essere "pieno", quindi con una solida preparazione, o "arrangiato" e tirato per i capelli se lo si fa giusto per provare a fare l'ammissione.
    Come ho già detto quindi, se si è preparati si riuscirà senza particolari problemi a portare avanti gli studi, viceversa se ci sono lacune nella preparazione si incontreranno poi diversi problemi che sarà più difficile affrontare.
    Se si dovesse presentare all'ammissione il fenomeno...beh si cercherebbe, con un insegnante intelligente, di farlo progredire ancora di più e di fare gli esami semplicemente perché devono essere fatti per il titolo, per il resto si potrebbe sfruttare la preparazione di alto livello per portarla a livelli ancora superiori.
    Per fare un esempio...si presenta Stefano Di Battista all'ammissione al triennio jazz...non è che stanno lì a fargli fare il Niehaus o le scalette, però se all'esame deve portare un blues semplice e una ballad dovrà farla anche lui come tutti gli altri. Risulterebbe chiaro a tutti che la sua presenza è solo finalizzata all'ottenimento di un titolo visto che è tra i migliori jazzisti in circolazione...anzi potrebbe essere lui ad insegnare qualcosa ai suoi docenti. :D
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  7. #22

    Re: Nuova riforma: preaccademico.. una bufala?

    Citazione Originariamente Scritto da ModernBigBand
    anzi potrebbe essere lui ad insegnare qualcosa ai suoi docenti. :D
    Attualmente è docente di Jazz a S. Cecilia :)

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