Beh, io ho "scoperto" il sassofono proprio grazie a Charlie Parker, Miles Davis, Sonny Rollins, Jackie McLean, ecc. Ho solo ventitré anni e non è certo grazie ai miei genitori che mi ci sono avvicinato, dal momento che si limitavano ad ascoltare di tanto in tanto Battisti e Venditti. Occorre curiosità e, senza boria alcuna, elasticità mentale. I giovani d'oggi sono circondati da innumerevoli stimoli e distrazioni, sono attratti dalle cose che possono garantire loro un piacere ed un sollievo immediati, senza faticare né ragionare troppo. Certo, forse sto generalizzando, ma mentirei a me stesso se dicessi di non avvertire anch'io una spinta verso l'escapismo, lontano dalle responsabilità e i doveri che la vita impone. E presumo che lo stesso accada a tutti i miei coetanei, ai più giovani, anche a coloro che un cervello ce l'hanno e tuttavia preferiscono adeguarsi alla mediocrità, accontentandosi di fare numero.Originariamente Scritto da Pino vitale