In sintesi l'ebanite, ingiallisce col tempo in maniera naturale a causa della reazione di ossidazione
con l'ossigeno atmosferico. Tale ossidazione è catalizzata (resa più veloce) dall'esposizione a raggi
UV (alla luce del sole). Il risultato dell’ossidazione è l’affiorare di molecole di gomma degradata e
zolfo.
Questo è quello che succede normalmente in un bocchino dopo MOLTI anni (non c'è un tempo definito perchè la miscela di gomma naturale, zolfo con aggiunta di sostanze minerali od organiche varia a secondo del produttore.
Presumo che come in quasi tutti i bocchini di ebanite moderna, vi sia l'aggiunta di plastiche atte a fluidificare l'impasto, visto che i bocchini vengono stampati con varie tecniche (in genere, stampaggio ad iniezione e stampaggio a compressione) e non prodotti con le vecchie tecniche di lavorazione da rod stock rubber (verghe di ebanite) a tornio e CNC (stessa tenica ma aggiornata).
Credo che l'unica (?) casa che lavori con rod stock rubber sia Selmer.
I vantaggi di bocchini così prodotti sono essenzialmente l'accuratezza e la precisione del manufatto.
In sostanza penso che il bocchino in questione invecchi precocemente per un errore di produzione (che non centra nulla sulla bontà timbrica del bocchino).
Che suoni bene è un'altro discorso, perchè oltre il materiale altri sono i parametri da considerare.