Per me è anche una questione di, come dire, di "essenza costitutiva dello strumento".
Una delle caratteristiche che ci affascina in uno strumento non è solo il suono, ma anche la sua forma. Se ci piace uno strumento, ci piace anche come oggetto: la forma di uno strumento musicale è elemento essenziale del suo essere quello che è.
Il bello del sax soprano è che è diritto. Gran parte del suo fascino è proprio dovuto alla sua forma differente: se è curvo NON è un soprano. Almeno per me.
Il primo sassofono che ho mai suonato è stato per qualche mese una ventina d'anni fa un soprano argentato: ovviamente diritto, ovviamente monoblocco. Non ricordo la marca, ma era un sax da banda, forse un Orsi.
Comunque, fino a qualche mese fa la mia esperienza ignorava completamente persino l'esistenza di questo famigerato soprano curvo: non vi dico il mio stupore quando nel comprare il mio primo sax ho detto al negoziante che volevo acquistare un soprano e lui ha risposto chiedendomi se volevo un sax curvo. "Che ***** sta dicendo questo qui? Da quando in qua il soprano è curvo?" mi son detto. Poi ho scoperto addirittura che adesso i soprani li fanno anche col collo smontabile: "Ma pensa te", mi son ridetto, "quello che suonavo io c'aveva un pezzo solo". E poi addirittura ho scoperto pure che adesso c'è anche il soprano dritto col collo curvo, che così è più facile da imparare a suonare. "Ma ripensa te", mi son riridetto, "si vede che han deciso che siamo diventati tutti degli impediti. Quello che suonavo io era tutto dritto: e andava benissimo così com'era".
"No, il soprano lo voglio dritto", gli ho detto.
Per me quei cosi curvi non sono mica dei soprani. Il sax soprano è dritto: punto e basta. Sennò è un "microcontralto".