Qui la nostra intervista http://www.ilsaxofono.it/portale/interv ... zatti.html
(mancano le immagini, provvederemo molto presto a rinserirle...)
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Qui la nostra intervista http://www.ilsaxofono.it/portale/interv ... zatti.html
(mancano le immagini, provvederemo molto presto a rinserirle...)
Ciao Alessio, avrei una curiosità da sottoporti.Citazione:
Originariamente Scritto da Alessio Beatrice
Com'era avvenuta l'intervista? Hai inviato domande scritte e ricevuto risposte scritte? ... oppure si tratta di una trascrizione da registrazione?
Bearzatti è uno dei tenoristi che preferisco.
oltre ad essere uno straordinario musicista è anche un bravissimo didatta .
(ho seguito un seminario qualche hanno fa e posso dire di ricordare ancora gli ottimi consigli :yeah!) ).
non si risparmiava con ciascun interlocutore individuando in ognuno dei punti da migliorare .
la mia idea è che superato un certo livello tecnico un musicista propone il suo punto di vista
e Bearzatti lo ha superato da tanto tanto tanto tempo.
musicista poliedrico capace di suonare sia nella tradizione sia con uno stile più moderno.
con un orecchio straordinario , capace di cantare una frase e di suonarla con la stessa facilità.....
l'unica cosa che posso aggiungere è di ascoltare il sassofonista da vicino , è il modo più diretto per apprezzare quello che è in grado di suonare.
ps sulla distorsione del suono , capisco che può essere funzionale al brano proposto ma preferisco il suono non modificato :yeah!)
che è un gran bel sentire :saxxxx)))
un grandissimo
È passato un po' di tempo ma se non ricordo male l'intervista l'ho effettuata io dopo un concerto al jazz club di Firenze, poi l'ho trascritta.
grande musicista, grande persona. Conosciuto durante una masterclass a Brescia, persona umilissima disponibile e gioviale. L'ho visto personalmente da un metro suonare contemporaneamente clarinetto e sax tenore in un concerto da solo, qualcosa di fantastico, e come clarinettista forse e' ancora meglio. Peccato viva a Parigi (buon per lui).
Circa la contaminazione elettronica del suono, ricordo anche Seamus Blake in Way out Willy (bellissimo pezzo presente fra l'altro in un album registrato dal vivo durante la tournee italiana del tenorista canadase) con un suono simile che poi nel corso del solo man mano si trasforma in suono da sax puro. Ben vengano al giorno d'oggi musicisti cosi' aperti mentalmente che esplorano nuove forme di suono potendo disporre di tecnica di assoluto livello, fornendo anche ai giovani una idea di utilizzo del sax diversa dalla sonorita' degli anni '50 che magari puo' stimolare a iniziare a studiare questo bellissimo strumento.
D'altra parte, seguendo per un attimo il tuo discorso, anche il tastierista che imposta un suono di organo sta facendo una cosa inutile, tanto varrebbe andare ad ascoltare un hammondista. Credo che l'importante oggi, e ce ne e' bisogno, e' suonare bene qualunque cosa fai e qualunque forma tu utilizzi.
Su Francesco Bearzatti come musicista in generale credo ci sia poco da dire. Al di là dei gusti personali, il suo valore è fuori discussione (lo dico come musicista, come saxofonista sono ancora troppo giovane per giudicare oltre un certo livello).
Sul progetto presentato nel video, penso che sia solo una fra le molteplici facce di un artista più che completo. Innanzitutto si tratta di un concerto dal vivo (non mi pare esista un album), e i live sono necessariamente diversi dai lavori in studio: in qualche modo devono "concedere" qualcosa in più a un pubblico che deve ascoltare e comprendere in modo estemporaneo. Un disco permette il riascolto e la rielaborazione, il live no (chi ha un po' di esperienza lo sa bene). Ma più in generale, la musica è sperimentazione continua e continua ricerca attraverso i suoni: innanzitutto quelli propri dello strumento, ma anche emulazione di altri suoni: della natura, della voce umana, dei suoni caratteristici di altri strumenti, di suoni mai prodotti prima.
A me il Bearzatti di Monk'n'roll piace moltissimo, anche se lo ho apprezzato ancor di più nel progetto che sta portando avanti contemporaneamente con Roberto Gatto.
salve a tutti, stiamo discutendo del sesso degli angeli; è chiaro che il M° Bearzatti non si discute, io vorrei avere un centesimo della sua tecnica e della sua conoscenza musicale, detto questo a me piace il suono alla Ben Webster.
Ho provato ad ascoltare dischi di Bearzatti, ma mi riconosco in quel genere, tutto qui.
E' probabilmente vero che il maestro dopo avere esplorato tutto quanto c'era da esplorare, è passato alla sperimentazione e questo può essere e deve essere considerato un plus per la musica.
(*) volevo scrivere: ...non mi riconosco...Citazione:
Originariamente Scritto da kosakko